Morano Calabro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m aggiornamento sintassi del template {{references}}
m ortografia
Riga 243:
Giardino pubblico del Comune di Morano, l'ingresso principale si apre sul fronte del portico di San Bernardino e si situa in un'ansa di viale Gaetano Scorza, alle pendici del centro storico del quale rappresenta il naturale confine con il più recente centro urbano. Dai tre accessi, il parco si dipana in numerosi viottoli in piano e in pendenza cinti da basse [[Siepe|siepi]] che convergono in una piazza centrale dominata da un'ampia [[Peschiera (architettura)|peschiera]] con getto d'acqua. Raccoglie numerosi esemplari arborei, alcuni secolari, perlopiù di [[Pinus|pini]], [[Ulmus minor|olmi]] e [[Fagus|faggi]], piante da giardino, [[Rosa (botanica)|roseti]] e qualche scultura in siepe<ref>Cappelli, Biagio (1989), Op. cit. pp. 65-66</ref>.
 
Il luogo assolve alla medesima funzione di giardino pubblico da secoli, dapprima come "verziere" pertinente al [[Fondo (urbanistica)|fondo]] del monastero di San Bernardino, successivamente come parco civico riqualificato nell'attuale assetto a cominciare dagli [[Anni 1970|anni settanta]]-[[Anni 1990|novanta]]. Citato nella ''Monomachia'' di Giovan Leonardo Tufarello del [[1622]], in quegli anni appariva già come "bellissimo giardino, adorno e cinto di verdi alberi, funebri cipressi, alti pini ed antiche querciequerce ed altri alberi fruttiferi e belle pergole con freschissime acque che lo irrigano"<ref>Severini, Vincenzo (1901), ''Gio: Leonardo Tufarello e le antichità di Morano Calabro''</ref><ref>Tufarello, Giovan Leonardo, Napoli (1622), ''La Monomachia, o Certame fra il Legista ed il Medico''</ref>.
 
==== Grotte di San Paolo ====