Idea: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Platone: all emin dedeictai oti ei ti mellomen cataros esestai apallacteon autou (corpo) kai aute te psichè teateon auta ta pragmata |
|||
Riga 19:
Strumento di elevazione è la [[dialettica]], che permettendo il raffronto tra realtà diverse, rende possibile il sapere (che delle idee è emanazione). Così ad esempio bianco e nero rimangono termini contrapposti e molteplici sul piano sensibile; tuttavia, è solo cogliendo questa differenza di termini che si può risalire al loro fondamento e comune denominatore, cioè l'Idea di Colore. Non si può infatti avere coscienza del bianco senza conoscere il nero. L'Idea resta comunque al di sopra della dialettica stessa, perché può essere colta solo con un atto di [[intuizione]]: non è dimostrabile [[logica]]mente, né è ricavabile dall'[[esperienza]].<ref>G. Salmeri, ''Il discorso e la visione. I limiti della ragione in Platone'', Studium, Roma 1999.</ref> Quest'ultima svolge tuttavia una funzione importante, che è quella di risvegliare la [[reminiscenza]] (o ricordo) delle idee, le quali infatti si trovano già all'interno dell'anima, e sono perciò [[innatismo|innate]]. L'uomo non le cercherebbe con tanto desiderio se non le avesse già viste con gli occhi dell'anima, prima di nascere; le idee platoniche costituiscono quindi un sapere interiore, corrispettivo sotto molti aspetti del ''[[demone|daimon]]'' [[Socrate|socratico]].<ref>In particolare nel ''Fedone'' Platone insiste sulla parentela tra l'anima e le idee (cfr. Emmanuel Lévinas, ''Totalità e infinito. Saggio sull'esteriorità'', p. 69, Milano, Jaka Book, 1977).</ref>
== Plotino e il neoplatonismo ==
|