Sven Nykvist: differenze tra le versioni

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Nykvist nacque a [[Moheda]], [[Kronobergs län]], [[Svezia]]. Figlio di un missionario che viveva perlopiù nel [[Congo Belga]], visse la sua infanzia con i suoi parenti svedesi, lontano dai genitori, e si interessò ad un'arte allora considerata peccaminosa dalla maggioranza dei religiosi non conformisti. Sven ebbe la possibilità di frequentare una scuola di fotografia dove presto si distinse. Appena ventenne, trovò lavoro presso la Sandrews come assistente alla fotografia e molti dei grandi artisti e registi di quell'epoca sfilarono presto nella sua vita: [[Hasse Ekman]] e [[Alf Sjöberg]], [[Stig Järrel]] e [[Viveca Lindfors]], per citarne solo alcuni.<br />
Nel corso del secondo conflitto mondiale venne in Italia con una troupe svedese per girare un paio di film di scarso valore: in seguito fu l'Africa paterna a diventare l'obiettivo di numerose e rischiose avventure cinematografiche che si conclusero felicemente quando Nykvist riuscì a terminare l'unico documentario mai girato su [[Albert Schweitzer]].<br />
Poi è la volta di Bergman, un maestro e un mago, che spinge Nykvist a superare i confini acquisiti nell'arte fotografica. Bergman e Nykvist danno vita a una sorta di matrimonio di lavoro, un sodalizio difficile, ma anche, dopo venti film girati insieme, caratterizzato da una mutua e vicendevole affinità. Col successo arrivano i premi Oscar: per ''[[Sussurri e grida]]'' nel 1974, ''[[Fanny e Alexander]]'' nell'84, e la nomination per [[L'insostenibile leggerezza dell'essere (film)|L’insostenibile leggerezza dell’essere]] nell'88.<br />
Divenuto internazionalmente famoso, collabora con [[Roman Polanski]] per ''[[L'inquilino del terzo piano]]'' (1976), con [[Louis Malle]] per ''[[Pretty Baby]]'' (1978) e con [[John Huston]], [[Andrej Tarkovskij]], [[Volker Schlöndorff]]. Nel '78 debutta nella regia con ''Noi due, una coppia''.<br />
Nel 1988, con ''[[Un'altra donna (film)|Un'altra donna]]'', comincia a lavorare con [[Woody Allen]], al quale offre la sua consueta perizia anche per ''[[Crimini e misfatti]]'' (1989) e ''[[Celebrity (film)|Celebrity]]'' (1999), smorzando e desaturando i colori per tracciare uno spento paesaggio visivo che, per adeguarsi al tono spesso dolente dei film per cui lavora, si illumina solo a sprazzi. Fu il primo cineasta europeo a far parte della [[American Society of Cinematographers]], nel 1996.
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*''[[Scene da un matrimonio]]'' (''Scener ur ett äktenskap''), regia di Ingmar Bergman (1973)
*''[[Il flauto magico (film 1975)|Il flauto magico]]'' (''Trollflöjten''), [[film TV]] ([[1975]])
*''[[Luna nera|]]''Luna nera'']] (''Black Moon''), regia di Louis Malle (1975)
*''[[L'inquilino del terzo piano]] (Le Locataire)'', regia di [[Roman Polanski]] ([[1976]])
*''[[L'uovo del serpente]]'' (''Das Schlangenei''), regia di Ingmar Bergman ([[1977]])