Tor Pagnotta: differenze tra le versioni

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Il 3 maggio 1259, su autorizzazione del gran maestro [[Thomas Bérard]], il maestro d'Italia Pietro Fernandi permutò i possedimenti della rocca di San Felice Circeo, l'[[enfiteusi]] su Santa Maria della Sorresca ed altri terreni in Terracina, con la tenuta di Tor Pagnotta di proprietà della Chiesa, con il "''Magister [[Giordano Pironti|Jordano Pironti]] Sancte Romane Ecclesie vicecancellario et notario''", già appartenuta alla famiglia Rossi o ''Rubei'' di Ripa, divenendo così patrimonio fondiario dell'Ordine dei [[Cavalieri templari]]. Il casale di Tor Pagnotta compare in una citazione da parte di frà ''Vivolo'' della villa di ''Sancto Justino'' negli atti del processo contro i Templari dello Stato Pontificio<ref>Enzo Valentini, ''Storia segreta dei Templari''</ref>.
 
Da un carta del 1349, il nome deriverebbe dalla corruzione di ''Pingivocti''<ref>{{Cita|Antonio Nibby|Tor Pagnotta, pp. 241-242.}}</ref>, del nome originario della torre ''Pingivocti de Sanctangilensibus'', posseduta dai Santangilesi. Nel secolo XV era divisa in quote alcune delle quali appartenevano ai Boccabella eai [[Cenci (famiglia)|Cenci]] ai [[Capizucchi]]<ref>[[Thomas Ashby]], ''La campagna romana al tempo di Paolo III: mappa della campagna romana del 1547 di Eufrosino della Volpaia ; riprod. dall'unico esemplare esistente nella Biblioteca Vaticana'' — Roma, 1914, p.38</ref>. Divenne successivamente proprietà dell'[[Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata|Ospedale del S. Salvatore al Sancta Sanctorum]] e quindi dei [[Torlonia]].
 
Vi ha sede la [[Fondazione EBRI]], istituto di ricerca internazionale per lo studio del [[cervello]], fondata nel 2001 da [[Rita Levi-Montalcini]].