Ariete (costellazione): differenze tra le versioni
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Dopo la morte di Frisso il suo fantasma ritornò in [[Grecia]] per perseguitare suo cugino [[Pelia]], che si era impadronito del trono di Iolco in [[Tessaglia]]. Il vero successore a quel trono era Giasone. Pelia promise di lasciarglielo se gli portava a casa dalla Colchide il vello d'oro. Fu questa la sfida che diede il via all'epico viaggio di Giasone e degli Argonauti.
Al suo arrivo in Colchide, come prima cosa, Giasone chiese educatamente al re Eeta di dargli il vello che pendeva da una quercia in un bosco sacro, custodito da un enorme serpente sempre sveglio. Il re Eeta non accolse la sua richiesta. Fortunatamente per il buon esito della spedizione, la figlia del re, [[
Nelle vecchie carte celesti l'ariete è rappresentato in posizione accucciata, ma senza ali, con la testa rivolta verso il [[Toro (costellazione)|Toro]]. Non è una figura che si distingue bene in cielo. Il suo tratto più evidente è una linea curva di tre stelle, che segna il punto della testa. Di queste tre stelle, Alfa dell'Ariete si chiama [[Hamal]], dalla parola araba che significa agnello; Beta dell'Ariete è Sheratan, che in arabo vuol dire «due» di qualche cosa (forse due segni o due corna, poiché originariamente si usava sia per questa stella sia per quella vicina, Gamma dell'Ariete) e Gamma dell'Ariete è Mesarthim, una curiosa rielaborazione di al-sharatan, il nome che prima aveva in comune con Beta dell'Ariete.
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