Ottaviano Fregoso: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Stend 82 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
m apostrofo tipografico
Riga 70:
I letterati del tempo lo ricordano come un principe liberale e magnanimo, indicandolo come modello di riferimento per i governanti dell'epoca, come fece [[Baldassarre Castiglione]] nel suo libro ''[[Il Cortegiano]]''.
 
Il [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]], nella sua ''[[Storia d'Italia (Guicciardini)|Storia d'Italia]]'' lo ricorda come ''"principe certamente di eccellentissima virtù, e per la giustizia sua e per altre parti notabili, amato tanto in quella Città, quanto può essere amato un principe nelle terre piene di fazioni, e nella quale non era del tutto spenta nella mente degli uomini, la memoria dell'antica libertà".''<ref>Diversamente dai contemporanei, tre secoli più tardi, nel 1835, lo storico genovese [[Girolamo Serra]] giudicò il temperamento di Ottaviano inadatto a quei tempi, ed a proposito di quegli avvenimenti, con particolare riferimento all’approssimarsiall'approssimarsi degli spagnoli nel 1522, scrisse nella sua "Storia della antica Liguria e di Genova":
{{citazione|''Ma il timido Ottaviano si rimise a quanto deciderebbono il senato e i cittadini. Le moltitudini è buono consultarle in tempi pacati; ma nelle necessità urgenti in cui bisogna operare anziché discorrere, uopo è di una volontà pronta e risoluta. Infatti i pareri furono diversi e si finì a concludere niente.''}}</ref>