Fortezza di Poggio Imperiale: differenze tra le versioni

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Nel progetto di Poggibonsi Giuliano da Sangallo ed il fratello [[Antonio da Sangallo il Vecchio|Antonio]], che si occupò dei lavori dal 1496, applicarono le più avanzate innovazioni nel campo della "[[fortificazione alla moderna]]", che proprio tra il [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo]] stava rivoluzionando l'architettura militare a seguito dell'introduzione della armi da fuoco.
In particolare l'architettura della fortezza, che assume un ruolo importante nella storia dell'architettura militare, è caratterizzata dal fronte bastionato (tratti di mura da cui sporgono massicci torrioni), dall'assenza del camminamento di ronda in aggetto su beccatelli, e dalla forma poligonale dei bastioni. Quest'ultimo punto rappresenta per i Sangallo un'importante evoluzione, abbandonando le forme circolari dei bastioni utilizzate dalla bottega di [[Francione (architetto)|Francione]] a cui hanno fatto riferimento negli anni della loro formazione professionale.<ref>D. Taddei, ''Giuliano e Antonio da Sangallo'' in "L’architetturaL'architettura militare nell’etànell'età di Leonardo" Atti del Convegno, 2007, pp. 231-253</ref>
 
Sul colle denominato Poggio Imperiale, che domina l'abitato di [[Poggibonsi]], non si volle solo realizzare una fortissima postazione militare ma una nuova città, da costruire secondo i canoni rinascimentali della città ideale, con una cittadella fortificata ed un perimetro murario esterno realizzato solo in parte.
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La fortezza è collocata sul lato nord-est della collina e visto che venne realizzata su un terreno pianeggiante, fu possibile darle una forma geometrica rettangolare con un vertice, da considerarsi un [[rivellino]], posto all'estremo lato orientale. A causa di questa appendice la forma della fortezza si avvicina a quella di un pentagono irregolare con sugli spigoli bastioni di forma poligonale:due sul lato verso la città e due, oltre al rivellino, sul lato opposto.
All'interno dei bastioni si trovava un doppio ordine di troniere circolari coperte a cupola e altre postazioni di cannoni all'intersezione dei bastioni con la cortina.
Il fronte bastionato si presenta in una versione ormai matura, senza elementi in aggetto ed in buona parte con inclinazione a scarpa.<ref name="D. Taddei, 2007">D. Taddei, ''Op. cit.'' in "L’architetturaL'architettura militare nell’etànell'età di Leonardo" Atti del Convegno, 2007.</ref>
 
Nella sua pianta gli studiosi hanno visto l'influenza degli studi sulla forma antropomorfa presenti nel trattato di [[Francesco di Giorgio Martini]].<ref name="D. Taddei, 2007"/>