Franz Joseph Gall: differenze tra le versioni
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In un'epoca in cui la scienza riteneva ancora il [[cuore]] sede di alcuni sentimenti, Gall notò che il [[cervello]] dovesse essere in realtà
L'approccio fisiognomico di Gall si ricollega a un più generale progetto europeo che appunto si stava diffondendo proprio in quegli anni; una vera e propria rivoluzione: il fatto di considerare la percezione dell'io in termini di interiorità psicologica. In generale durante tutto il [[XIX secolo]] le teorie di Gall furono approvate in [[Gran Bretagna]] e negli [[Stati Uniti]]; in particolare riuscì anche a svilupparsi un movimento sociale di frenologia che lottò specialmente per far migliorare la cura dei tanti pazienti dei manicomi e anche l'educazione nei confronti di essi, che molto, anzi troppo frequentemente, erano considerati dei malati "diversi" dai quali mantenere le giuste distanze.
La [[psicologia]], la [[neuroanatomia]] e la [[fisiologia]] sfruttarono durante tutto questo secolo le osservazioni di Gall; veniva apprezzato molto il fatto che tutte le domande sulla mente erano state ricondotte alla fisiologia cerebrale e in questo modo erano stati sconfitti ed eliminati tutti quei secoli in cui a regnare erano le speculazioni e la pura riflessione metafisica. Queste ultime ignoravano completamente l'approccio biologico e organico. Inoltre, la fisiologia di Gall si oppose sostanzialmente a quella elaborata da [[J.P. Flourens]], che, invece, negava l'esistenza di strutture particolari nel cervello, ma interpretava quest'ultimo come un tutto intero.<ref>Lowell S. Selling,''Uomini contro la pazzia'', Arnoldo Mondadori Editore, 1946,pag.136</ref>
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