Terrore rosso: differenze tra le versioni
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[[File:Leon Trotsky.JPG|thumb|''Libertà bolscevica'': manifesto [[anticomunismo|anticomunista]] polacco che fa riferimento al Terrore rosso incarnato dalla figura di [[Lev Trotsky]]]]
Il '''Terrore rosso''' (in [[lingua russa|russo]] '''Кра́сный терро́р''', ''Krásnyj terrór'') fu una campagna di arresti di massa, deportazioni ed esecuzioni
Il fatto che queste due azioni avvennero nello stesso momento suggerì che esse fossero coordinate da qualche grande organizzazione controrivoluzionaria, presuntivamente affiliata all'[[Armata Bianca]], che stava combattendo contro l'[[Armata Rossa]] nella guerra civile. Per questo i bolscevichi iniziarono a temere che altri tentativi di assassinio (nonché diversi atti di sabotaggio) sarebbero presto seguiti. Essi decisero quindi di rispondere con una soverchiante forza
Per estensione, il termine Terrore rosso venne a indicare qualsiasi atto di violenza compiuto da gruppi comunisti o ad essi affiliati, in periodi di guerra civile o altro conflitto armato. Spesso tali atti venivano compiuti in risposta a (e/o seguiti da) misure simili intraprese dalla parte anti-comunista del conflitto.
Esempi di questi altri "Terrori rossi" comprendono l'esecuzione di 590 persone accusate di essere coinvolte nel colpo di Stato controrivoluzionario contro la [[Repubblica Sovietica Ungherese]] il 24 giugno [[1919]], così come i molti atti di violenza durante la [[Rivoluzione culturale]] nella [[Repubblica Popolare Cinese]]. La sanguinosa campagna che reclamò decine di migliaia di vite in [[Eritrea]] ed [[Etiopia]] durante il governo del [[Derg]], è nota anch'essa come "Terrore rosso" in tali nazioni.{{nota disambigua|la violenta campagna politica in Etiopia nel 1977-78|Terrore rosso (Etiopia)}}
== Bibliografia ==
* Nicolas Werth, Karel Bartosek, Jean-Louis Panne, Jean-Louis Margolin, Andrzej Paczkowski, Stephane Courtois. ''[[Il libro nero del comunismo]]''. Capitolo 4: ''Il Terrore rosso''. Milano, [[Arnoldo Mondadori Editore]], 1998. ISBN 88-04-47330-4.
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