Diocesi di Albenga-Imperia: differenze tra le versioni
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Dopo san Benedetto, vescovo del [[IX secolo]], nel [[XVIII secolo|Settecento]] la diocesi dette alla Chiesa un altro [[santo]], [[Leonardo da Porto Maurizio]], frate dei Minori riformati: «predicatore di grandissimo rilievo in tutta Italia ma soprattutto a Roma, egli è la figura centrale del grande [[Giubileo universale della Chiesa cattolica|giubileo]] del [[1750]], e propagatore della pratica della [[Via Crucis]], che per primo predica al [[Colosseo]] appunto nell'Anno Santo voluto da [[papa Benedetto XIV]]».<ref name="beweb"/>
Nel primo [[XIX secolo|Ottocento]] la diocesi vide ridimensionata la sua ampiezza territoriale. Nel [[1803]]
Tra i vescovi dell'Ottocento, figura di rilievo fu Raffaele Biale ([[1840]]-[[1870]]) che favorì e migliorò gli studi teologici del clero e favorì l'invio in missione di sacerdoti diocesani. Già nel [[1816]] un sacerdote di [[Triora]], [[Giovanni da Triora|Giovanni da Molini]], morì [[Martirio cristiano|martire]] in [[Cina]]. I primi due [[Patriarca (cristianesimo)|patriarchi]] della restaurata sede di [[Patriarcato di Gerusalemme dei Latini|Gerusalemme dei Latini]] erano originari della diocesi: [[Giuseppe Valerga]] di [[Loano]] e Vincenzo Bracco di [[Torrazza (Imperia)|Torrazza]].
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