Lanterna di Genova: differenze tra le versioni

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Verso la fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] il faro iniziò ad essere ritenuto inadeguato in relazione all'arco di costa che doveva segnalare; nel [[1881]] si propose persino di declassarlo e di costruirne uno nuovo sul promontorio di [[Portofino]], in questo meglio rispondente alle necessità della navigazione. Tale proposta venne tuttavia accantonata tre anni dopo, perché alla luce delle nuove possibilità che l'evoluzione tecnica consentiva, fu possibile adottare la soluzione di potenziare il faro di Genova in modo da ottenere la copertura della costa a est fino al settore del [[Faro del Tino]] e ad ovest fino al settore del [[Faro di Capo Mele]].
 
Dopo gli ulteriori aggiornamenti del [[1898]] e del [[1913]], nel [[1936]] si ebbe il passaggio alla elettrificazione moderna. Quindi nel [[1956]], dopo i danni ricevuti dall'aviazione [[Stati Uniti d'America|statunitense]] e [[Gran Bretagna|britannica]] nella [[Seconda guerra mondiale]], la vecchia lanterna venne sostituita insieme all'ottica rotante ed a tutti i congegni. Le dimensioni della nuova lanterna, per non modificare lo stile architettonico dell'antico monumento, furono similari alla precedente del 1841. Contestualmente venne inoltre sistemato un impianto per l'erogazione dell'energia di emergenza, messo in opera un montacarichi nell'angusto spazio della tromba delle scale e ritinteggiato lo stemma della gloriosa Repubblica Marinara sulla facciata della torre inferiore.
 
Come ultima modifica degna di nota, nel [[1970]] l'antico impianto di rotazione a peso motore, rimasto in sito quale riserva, fu sostituito da un impianto di rotazione elettrico ed a seguito dell'apertura dell'[[aeroporto di Genova]], posto a pochi chilometri della torre, alla sommità della cupola della Lanterna fu messo in opera un fanale intermittente rosso, di modesta portata, quale segnale di pericolo per gli aerei.