Dai-Nippon Teikoku Rikugun: differenze tra le versioni

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Secondo gli storici [[Yoshiaki Yoshimi]] e [[Seiya Matsuno]], [[Hirohito]] autorizzò, con un ordine specifico trasmesso dai Capi dello Staff dell'Esercito, come [[Kan'in Kotohito]] o [[Hajime Sugiyama]], l'uso di [[Arma chimica|armi chimiche]] contro i civili e i soldati cinesi. Egli autorizzò l'uso, per esempio, di gas tossico in 375 casi separati durante la [[battaglia di Wuhan]] nel [[1938]].<ref>Yoshimi and Matsuno, ''Dokugasusen Kankei Shiryo II, Kaisetsu'', 1997, p.25–29.</ref> Alcune armi furono autorizzate anche durante la [[battaglia di Changde]].
 
Secondo gli storici [[Akira Fujiwara]] e [[Akira Yamada]], l'[[Hirohito|Imperatore Hirohito]] fece anche interventi importanti in alcune operazioni militari. Per esempio, fece pressione sul [[Maresciallo di campo|maresciallo]] [[Hajime Sugiyama]] quattro volte tra gennaio e febbraio del [[1942]] per incrementare le forze delle sue truppe e attaccare [[Provincia di Bataan|Bataan]].<ref>Fujiwara, ''Shōwa tenno no ju-go nen senso'', 1991, pp.135–138; Yamada, ''Daigensui Showa tenno'', 1994, pp.180, 181, and 185.</ref> Nell'agosto [[1943]], l'Imperatore accusò Sugiyama di non essere stato in grado di fermare l'avanzata americana nelle [[isole SolomoneSalomone]] e chiese ai generali di considerare altri luoghi dove cominciare un attacco.<ref>Bix, Herbert. ''Hirohito and the Making of Modern Japan'' (New York: HarperCollinsPublishers, 2000), p.466, citing the Sugiyama memo, p.24.</ref>
 
Solo in casi rari o di speciale importanza, le decisioni venivano prese dal consiglio imperiale. Il governo imperiale usò questa speciale istituzione per sancire l'invasione della Cina, sulla guerra nel Pacifico e sulla resa del Giappone stesso. Nel [[1945]], eseguendo la decisione presa nella conferenza imperiale, l'Imperatore ''Shōwa'' per la prima nella storia volta informò in persona, via radio, tutti i giapponesi della resa agli Stati Uniti, come ultimo compito come Comandante in Capo delle forze giapponesi.