Anfitrione: differenze tra le versioni

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Anfitrione accettò ricordandosi di un amico [[Cefalo (mitologia)|Cefalo]], un giovane ateniese che possedeva un [[cane]] straordinario, a cui nessun animale sfuggiva, [[Lelope]]. Cefalo, prima di accettare chiese consiglio a [[Zeus]] che risolse la cosa trasformando i due animali, la volpe e il cane in due statue.
 
Anfitrione ottenne così il suo esercito e partì per riconquistare il suo regno. Anfitrione poté così vendicare il padre di Alcmena, ma se riuscì a sconfiggere Pterelao lo dovette all'aiuto della figlia di questi, Cometo. Infatti i [[Tafi]] rimasero invincibili finché [[Cometo (figlia di Pterelao)|Cometo]], figlia del re [[Pterelao]], innamorata di Anfitrione, non tagliò la chioma dorata del padre che lo rendeva immortale. Dopo la sconfitta del nemico, Anfitrione condannò a morte Cometo ed assegnò il Regno di [[Tafo]] a [[Cefalo (mitologia)|Cefalo]].
 
Intanto durante l'assenza di Anfitrione il volubile Zeus, sotto le sembianze del marito, ebbe un lungo rapporto amoroso con Alcmena e la mise incinta. Dopo la guerra anche Anfitrione che, si riteneva di aver mantenuto le promesse, sposò Alcmena. La donna rimase incinta per la seconda volta. Quando partorì inverosimilmente, o per volere di Zeus che voleva nascondere ad [[Era (mitologia)|Era]] questo ennesimo tradimento, diede alla luce due gemelli, [[Ificle]] generato da Anfitrione, ed [[Eracle]] da [[Zeus]].