Operazione Urano: differenze tra le versioni
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Queste tattiche molto rischiose avrebbero provocato forti perdite (le formazioni dovevano operare in profondità, anche isolate, nel cuore del territorio nemico, esposte a volte ai micidiali contrattacchi delle esperte [[Panzer-Division]] tedesche) e gravi difficoltà logistiche (a causa della carenza di autocarri dei sovietici), ma nel complesso risultarono efficaci e sorpresero inizialmente i comandi e le truppe tedesche abituati alle confuse e disordinate cariche frontali allo scoperto dei corazzati e delle fanterie sovietiche.<ref>Analisi dettagliata in {{Cita|Scotoni 2007|pp. 384-390|Scotoni2007}}, in cui si trova anche il testo della direttiva di Stalin sull'impiego delle truppe meccanizzate.</ref>
I concentramenti principali per gli attacchi avvennero a circa 200 km a nord-ovest di Stalingrado e a 100 km a sud della città. A nord-ovest il Fronte Sud-Ovest del generale Nikolaj Vatutin avrebbe sferrato la sua offensiva con la [[5ª Armata corazzata della Guardia (Armata Rossa)|5ª Armata corazzata della Guardia]] e la [[21ª Armata (Armata Rossa)|21ª Armata]] (mentre la [[1ª Armata carri della Guardia (Armata Rossa)|1ª Armata della Guardia]] avrebbe protetto il fianco destro contro possibili interventi dell'8ª Armata italiana), e il Fronte del Don del generale Konstantin Rokossovskij avrebbe attaccato con la [[65ª Armata (Armata Rossa)|65ª]], [[24ª Armata (Armata Rossa)|24ª]] e [[66ª Armata (Armata Rossa)|66ª Armata]]. A sud della città il cosiddetto Fronte di Stalingrado (generale Andrej Erëmenko) avrebbero attaccato con la [[51ª Armata (Armata Rossa)|51ª]], [[57ª Armata (Armata Rossa)|57ª]] e [[64ª Armata (Armata Rossa)|64ª Armata]]. Secondo i progetti definitivi elaborati dallo Stato maggiore sovietico, l'offensiva avrebbe avuto inizio prima a nord sul fronte del Don (settori dei generali Vatutin e Rokossovskij) dove le forze corazzate avrebbero dovuto percorrere una distanza maggiore (circa 120 km) e avrebbero dovuto anche attraversare il fiume prima di raggiungere l'area a sud di Kalač dove era previsto il congiungimento di tutte le forze mobili, mentre il giorno successivo sarebbe passato all'attacco a sud anche il fronte del generale Erëmenko che, dovendo avanzare per 90 km, aveva bisogno in teoria di minore tempo per raggiungere l'area a sud di Kalač<ref>{{Cita|Glantz 2010|pp. 199-200|Glantz2010}}.</ref>.
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