Ruffo di Calabria: differenze tra le versioni

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== Le origini ==
L'antichità delle origini della ''Magna Domus''<ref>Ovvero "La Gran Casa", termine encomiastico adottato probabilmente in età spagnola con cui si era soliti riferirsi alla famiglia Ruffo (Imhoff, ''op.cit.'', p. 283).</ref> dei Ruffo di Calabria è stata per lungo tempo argomento degli scritti di agiografi e genealogisti. Simone da Lentini, vescovo di Siracusa, nella seconda metà del XIII secolo, così ne scriveva: «''Rufa nobilissima et vetustissima familia, tempore romanae reipublicae magnopere vixit et usque ad meum tempus potentissime vivit''»<ref>Ovvero, "La nobilissima ed antichissima famiglia Ruffo visse grandiosamente al tempo della repubblica romana ed ancor oggi (fino al mio tempo) maestosamente vive" (riportato da Imhoff, ''op. cit.'', p. 283).</ref>. [[Giovanni Fiore da Cropani|Giovanni Fiore]], trattandone nel XVII, più compiutamente annotava: «ai Ruffo di Calabria si attribuiscono origini remote, come se il loro nome derivasse dal latino Rufo. I cronachisti narravano che i Ruffo e i Giuliani, famiglia poi estinta, sarebbero stati signori di vasti territori, tanto che circa il Mille "l'imperador di Costantinopoli, con esso loro collegatosi, ricuperò la Puglia e la Calabria". Altri li stimano di origine normanna: Filippo ed Errigo Ruffo, al servizio del Guiscardo, occuparono Terra d'Otranto e Basilicata»<ref>Fiore, ''op. cit'', p. 603.</ref>.
 
Per certo le fonti storiche attestano unanimemente il fatto che i Ruffo fossero già fiorenti in Calabria prima dell'anno Mille. Quanto alla presunta origine romana ed alle fantasiose ricostruzioni genealogiche proposte, queste non possono che essere lette se non come una sorta di mito fondativo, una leggenda politicamente legittimante alla cui costruzione la famiglia non dovette essere, menandone gran vanto nel corso dei secoli successivi, del tutto estranea. Meno implausibile, come si vedrà, appare l'ipotesi dell'origine bizantina, per cui tuttavia valgono le stesse considerazioni espresse per la romana; quella dell'origine normanna, pur sempre su base congetturale, appare invece la più attendibile.