Argenteria: differenze tra le versioni

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In Europa si distinsero ancora due correnti artistiche e produttive: la prima si consolidò in [[Inghilterra]] e fu rafforzata dall'arrivo di molti [[artigiano|artigiani]] [[Francia|francesi]], scappati dal loro paese per la persecuzione contro gli [[Ugonotti]]; la seconda corrente si diffuse intorno alla metà del [[XVIII secolo]], per opera dei fratelli Adam, e della loro passione per gli ornamenti greco-romani, tramutata in un vero e proprio ''Adam style'', capace di invadere anche il mercato americano e gettare le basi per l'argenteria "coloniale" di Paul Revère, considerata tra le più eleganti ed espressive. All'eclettismo subentrò nel [[XIX secolo|XIX]] la produzione in serie, della quale va ricordato il periodo "floreale".<ref name="Agostini, Novara 1964"/>
== Collezioni ==
L'argenteria è oggetto di raccolte sia da parte di pubbliche istituzioni che di privati. La più antica raccolta di argenteria d'Europa nel periodo successivo a quello dei romani è stata realizzata dall'orafo [[David Altenstetter]] nel suo laboratorio nel 1615. Essa si trasmise per via ereditaria per numerose generazioni in una famiglia di banchieri e nel 2005 fu acquistata all'incanto da un collezionista statunitense.
 
Ecco alcuni casi rilevanti di raccolte:
* Nella Camera degli Argenti della [[Residenza di Monaco di Baviera]] sono conservati 3500 "pezzi" singoli di argenteria appartenuti alla famiglia [[Wittelsbach]].<ref>{{de}} Lillian Schacherl, Josef H. Biller: ''München'' (= ''ADAC-Reiseführer.''). Neu bearbeitete Auflage. ADAC-Verlag, München 2006, ISBN 3-89905-480-6, [http://books.google.com/books?id=aMuTpqdXTDoC&pg=PA36&dq=Tafelsilber&lr=lang_de&as_brr=3&hl=de Seite 36–37]. Abgefragt am 4. Januar 2015.</ref>
* Nel Museo Palatino della città di [[Heidelberg]] è in mostra l'argenteria, costituita da 72 pezzi, della principessa [[Elisabetta Augusta del Palatinato-Sulzbach]] e risalente al periodo [[rococò]]
* «Il servizio di argenteria di [[Hildesheim]] può essere considerato di gran lunga il più completo tra i servizi in argento di [[Augusta (Germania)|Augusta]] del [[XVIII secolo]]»<ref>{{de}} Lorenz Selig: ''Katalog des Tafelservices des Hildesheimer Fürstbischofs Friedrich Wilhelm von Westphalen.'' In: Manfred Boetzkes, Lorenz Seelig (Hrsg.): ''Die fürstliche Tafel. Das Silberservice des Hildesheimer Fürstbischofs Friedrich Wilhelm von Westphalen.'' (Katalog zur gleichnamigen Ausstellung im Roemer- und Pelizaeus-Museum, Hildesheim, vom 14. Mai bis 14. August 1995). Quensen, Lamspringe 1995, ISBN 3-922805-51-5, S. 95 ff.</ref> Il servizio è stato in effetti suddiviso. Una parte è in mostra nel Museo Nazionale della Baviera a [[Monaco di Baviera|Monaco]] mentre il resto si trova a Hildesheim, nel ''Roemer- und Pelizaeus-Museum''.
== Note ==
<references/>
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== Bibliografia ==
* R. Came, ''Silver'', Londra, 1962 (tradotto ''Argento'', Milano, 1962).
* {{en}} W. Lehmann, ''The Art of Old Peru'', Berlino, 1924.
* {{en}} F. Dennis, ''Three Centuries of French Domestic Silver'', New York, 1960.
* {{de}} H. Lettermann, ''Deutsche Goldschmiedekunst'', Stoccarda, 1953.
 
== Voci correlate ==
* [[Argentatura]]
* [[Argento bilaminato]]
 
== Altri progetti ==