Oronzo Canà: differenze tra le versioni

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Il «''perdere e perderemo''» della scena successiva, pronunciato da Borlotti ([[Camillo Milli]]), porta a galla il vero motivo della scelta del presidente caduta su Canà, ossia quella di trovare un incapace che riportasse di nuovo la squadra in cadetteria, per problemi di gestione finanziaria.
 
Amareggiato, ma costretto ''[[obtorto collo]]''giocoforza ad accettare di far perdere la squadra per non trovarsi nuovamente disoccupato, si prepara all'ultima gara lasciando in panchina Aristoteles finché, convinto dalle accorate richieste della figlia, fa entrare in campo il brasiliano che rovescia il risultato con l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]] che termina 2-1 per la [[Società Sportiva Longobarda|Longobarda]], che quindi si salva.
 
Portato in trionfo come un eroe dai capi tifosi, nella confusione della festa viene avvicinato da Borlotti che gli comunica il licenziamento. Di tutta risposta Canà rivela al presidente di essere un ''cornuto'', lasciando sottintendere la tresca fra la moglie (di Borlotti) e Speroni ("il centravanti di sfondamento, tutto il giorno").