Terremoto della Marsica del 1915: differenze tra le versioni

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Una delle più incombenti urgenze fu rappresentata dalla raccolta e dal seppellimento dei cadaveri che, onde evitare epidemie, avvenne perlopiù in fosse comuni<ref>{{cita web|url=http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/MARSICA-.aspx|titolo=Marsica, cent'anni fa il "tremuoto"|editore=Avvenire.it (Giovanni D'Alessandro)|accesso=12-01-2016}}</ref>.
 
[[File:FratturaVecchia.jpg|thumb|L'abitato di [[Frattura (Scanno)|Frattura Vecchia]] completamente distrutto nel 1915, situato sullasul fagliacorpo di frana del [[Monte Genzana]] che ha generato il Lago di Scanno]]
[[File:Obelisco monte Salviano (opera di Pasquale Di Fabio).jpg|thumb|Obelisco del memoriale ad [[Avezzano]]]]
[[Avezzano]] perse i suoi monumenti importanti e con essi anche la sua identità: il [[Castello Orsini-Colonna|Castello Orsini]], la cattedrale di [[San Bartolomeo]], il Teatro Ruggeri, il [[Villa Torlonia (Avezzano)|Palazzo Torlonia]]. Per assistere od ospitare i terremotati furono realizzate, nei comuni della [[Marsica]], delle strutture conosciute come "casette asismiche", che sono visibili, in parte, ancora oggi e rappresentano, in qualche modo, la memoria storica e tangibile dell'evento.