Francesco De Lorenzo: differenze tra le versioni

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Unico Italiano invitato da The Economist alla conferenza [http://www.economist.com/events-conferences/emea/war-cancer-london War on Cancer 2015] il 20 ottobre del 2015 a Londra.
 
{{Vedi anche|tangentopoli}}
== I procedimenti giudiziari ==
{{Vedi anche|tangentopoli}}
Coinvolto nello scandalo di ''[[Tangentopoli]]'', ha avuto una condanna definitiva (5 anni) per [[associazione a delinquere]] finalizzata al [[finanziamento illecito ai partiti]] e corruzione in relazione a tangenti per circa nove miliardi di lire ottenute da industriali farmaceutici, come da [[Bayer]] e Baxter International per il commercio di flaconi di sangue intero ed emoderivati infetti con [[HIV]] ed [[Epatite|epatiti]] presi da [[Tossicodipendenza|tossicodipendenti]], galeotti e persone con rischiose attività sessuali, dal 1989 al 1992, durante il suo ministero<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/15/de-lorenzo-condannato-andra-in-carcere.html|titolo=Tangenti, De Lorenzo si è costituito|pubblicazione=La Repubblica|data=15 giugno 2001}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/cronaca/lorenzo/costituito/costituito.html|titolo=De Lorenzo condannato andrà in carcere|pubblicazione=La Repubblica|data=15 giugno 2001}}</ref>.
 
Nell'aprile 2012, dopo alterne vicende giudiziarie<ref>Successivamente la Corte Costituzionale, con decisione del 24 marzo 2002, ha affermato che nel suo procedimento penale non erano state applicate le norme del "giusto [[processo (diritto)|processo]]", entrate in vigore nel 1999, e pertanto il procedimento stesso doveva essere annullato. E ancora la Corte di Cassazione, con due successive pronunce, una a sezioni unite (13/2002) e l'altra 3248103/2003, ha riconosciuto che nella sentenza di condanna erano contenuti gravi e decisivi errori, non rimediabili solo perché si trattava di "errori di diritto" e non "di fatto".
 
La sentenza n. 144/09 resa dalla Terza Sezione Giurisdizionale d'Appello della [[Corte dei Conti]], il 9 giugno 2010, depositata in data 11 febbraio 2011 escludeva il danno erariale e quindi l'illecito aumento dei prezzi dei farmaci riconoscendo la sussistenza del solo danno non patrimoniale con la condanna di circa cinque milioni di euro. La [[Corte di Cassazione]] con sentenza del 12 aprile [[2012]] ha rigettato il ricorso con la conferma della condanna per danno d'immagine a 5 milioni di euro a carico di De Lorenzo e dell'ex dirigente del Servizio farmaceutico [[Duilio Poggiolini]].</ref>, ha ricevuto anche una condanna definitiva per aver causato danno d'immagine allo Stato, prevedendo che debba risarcire a 5 milioni di euro<ref>{{cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/12/lorenzo-poggiolini-condannati-cassazione-dovranno-pagare-milioni-testa-allo-stato/204037/|titolo=Danni d’immagine da De Lorenzo e Poggiolini Dovranno pagare 5 milioni a testa allo Stato|pubblicazione=Il fatto Quotidiano|data=12 aprile 2012}}</ref>.
 
Il 9 luglio 2015 gli è stato revocato il vitalizio, insieme ad altri nove ex deputati e otto ex senatori<ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/07/09/camera-revoca-vitalizi-a-10-ex-deputati-condannati-_82907193-7f61-4672-a384-52460e08d17b.html|titolo=Le Camere revocano 18 vitalizi, anche a Berlusconi e Dell'Utri|editore=ANSA|data=10 luglio 2015}}</ref>.
 
== Riconoscimenti ==