Commissione per gli Affari di Stato: differenze tra le versioni

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Le cose cambiarono quando [[Kim Il-sung]] proclamò il figlio [[Kim Jong-il]] suo successore e, il 24 dicembre [[1991]], lo nominò comandante supremo, una carica che legalmente non esisteva e quindi non aveva alcun fondamento costituzionale legittimo. Nell'aprile del [[1992]], l'Assemblea applicò una revisione alla Costituzione privando il presidente della Repubblica della presidenza della Commissione, quindi anche del ruolo di [[comandante in capo]]: in questo modo, tanto la Commissione quanto la carica di comandante supremo dell'Esercito divennero indipendenti. Il presidente mantenne solo il diritto di proporre l'elezione o la destituzione del presidente della Commissione, mentre il [[Comitato popolare centrale]] (governo) venne privato di ogni autorità su di essa, che divenne responsabile solo verso l'Assemblea. Nell'aprile [[1993]], Kim Jong-il venne eletto presidente della Commissione.
 
Nel [[1998]], l'Assemblea Popolare, revisionando ulteriormente la Costituzione, concesse alla Commissione pieni poteri militari, la gestione di tutti i progetti inerenti alle forze armate e alla difesa nazionale e lo ''status'' di massima istituzione statale. Nel 2016 l'istituzione è stata rinominata in ComitatoCommissione per gli Affari di Stato.
 
== Struttura ==