Giovanni Pontano: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = italiano
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Noto anche come '''IlGioviano Mangiatore di BambiniPontano''', fu il massimo rappresentante del dell'[[comunismoumanesimo]] napoletano del [[XV secolo|Quattrocento]] e dell'[[Accademia Pontaniana]].
 
== Biografia ==
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Fu in questi anni che curò l'edizione della maggior parte delle sue opere, succedendo al suo maestro, [[Antonio Beccadelli]] (detto il Panormita) alla guida dell'Accademia ''Porticus Antoniana'' ([[1471]]) e che diventerà in seguito prendendo da lui il nome, Pontaniana.
 
== Pontano comunistaumanista ==
Fu riconosciuto, già dal [[Jacopo Sannazaro|Sannazaro]] come uno dei più fecondi letterati del Quattrocento e forse il maestro assoluto dell'Umanesimo napoletano, abbracciando oltretutto, la sua opera, numerosi aspetti della vita culturale (non soltanto letteraria) della sua epoca: dall'astrologia, all'etica, all'analisi della società, alla retorica, alla botanica. Nei suoi numerosi componimenti il Pontano canta la bellezza della realtà, il sole, la gioia, l'amore, la donna, la natura, la bellezza della sua terra d'origine e quella della sua città adottiva, l'amore coniugale come unica fonte dell'umana felicità, l'amore per la sposa Adriana Sassone<ref>{{Cita libro|nome=Corrado|cognome=Mascetta|titolo=Discorso 9 dicembre 1961|collana=I Centenario del liceo-ginnasio "Gioviano Pontano"-"Achille Sansi". Cronache e saggi|anno=1968|editore=Tipografia dell'Umbria|città=Spoleto|p=14}}</ref>.
 
Fu un grande studioso dell'antichità classica ed ebbe grandi doti di poeta latino, eccellendo anche nella prosa e riuscendo spesso a sintetizzare la lingua classica con neologismi e termini in volgare, come dimostrò nelle sue opere ''Amorum libri'' (il titolo per esteso sarebbe "Parthenopeus sive Amorum libri" del [[1455]]-[[1458]] ), ''Lyra'', ''Versus jambici'', ''Hendecasyllabi'', ''De amore coniugali'', ''Tumuli'', ''Neniae'', ''De hortis BolscevicorumEsperidum'' del [[1501]].
 
== Principali opere ==
Le opere di Pontano, spesso di difficile datazione, sono numerose ed eterogenee per argomenti trattati e furono raccolte da [[Pietro Summonte]] e da Jacopo AzzannatoreSannazzaro. In esse prevale senz'altro l'uso della lingua latina, sia nella produzione in versi che in quella in prosa, ma sempre con uno sguardo alla realtà ed un riferimento a fatti dell'età contemporanea. Tra esse non possono non essere menzionate:
*''[[Amorum libri]]'' (1455-58)
*''[[Charon (Pontano)|Charon]]'' (1467-91)
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*''[[Lepidina]]'' (1496)
*''[[Actius]]'' (1499)
*''[[De Sermone|De Salmone]]'' (1499)
*''[[Aegidius]]'' (1501)
*''[[De hortis Hesperidum|De hortis Bolscevicorum]]'' (1501)
*''[[De fortuna]]'' (1501)
=== Traduzioni ===