Principalía: differenze tra le versioni

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[[File:A family belonging to the Principalia.JPG|thumb|upright=0.83|Costume tipico di una famiglia della ''Principalía'' della fine del XVIII secolo in mostra al Museo di Villa Escudero [[San Pablo, Laguna]], [[Filippine]].]]
La '''''Principalía''''' o classe [[Nobiltà|nobile]] fu la classe governante e spesso l'alta [[classe sociale]] delle città delle [[Filippine spagnole]], comprendente il ''[[gobernadorcillo]]'' (che aveva funzioni simili a quelle di un moderno sindaco), e le ''[[Cabeza de Barangay|cabezas de barangay]]'' (teste del [[Barangay]]) che governavano i distretti in cui il paese era suddiviso.<ref>Nel 1893, col passaggio della [[Legge Maura]] il govern odelle città venne riorganizzato rendendo i nobili più autonomi, cambiando la designazione del sindaco da ''gobernadorcillo'' a ''capitan municipal'' nel 1895.</ref> La distinzione o lo status di appartenenza alla ''principalía'' era per diritto ereditario.<ref>''Durante la dominación española, el '''[[cacique]]''', jefe de un barangay, ejercía funciones judiciales y administrativas. A los tres años tenía el tratamiento de '''[[Don (trattamento)|don]]''' y se reconocía capacidad para ser '''gobernadorcillo''', con facultades para nombrarse un auxiliar llamado '''primogenito''', siendo hereditario el cargo de jefe''.</ref> Ad ogni modo, essa poteva essere acquistata, come attestato da decreti reali come quello del 20 dicembre 1863 (siglato a nome della regina [[Isabella II di Spagna]]) per il Ministro delle Colonie, José de la Concha.<ref>L'art. 16 del Decreto Reale del 20 dicembre 1863 recita testualmente: ''Dopo che la scuola venne fondata in ogni villaggio per quindici anni, i nativi che non sappiano parlare, leggere e scrivere il castigliano non saranno ammessi a far parte della Principalía a meno che la loro distinzione sia tale da renderne perpetua la concessione del titolo. Solo le persone che siano in possesso dei requisiti sopra esposti saranno esentati dalle tasse''. Isabella II</ref><ref>Il decreto reale venne implementato nelle Filippine dal Governatore Generale con una circolare siglata 30 agosto 1867. La III Sezione della circolare recitava: ''La legge ha considerato attentamente il da farsi ed ha stabilito che oltre agli occhi dei genitori vi sia la supervisione dello stato perché essi abbiano l'obbligo oltre che l'onore di mandare i figli a scuola e che questo sia per loro profittevole piuttosto che trascorrere una vita senza leggere, scrivere o parlare castigliano: non potranno essere ''gobernadorcillos'', né tenenti di giustizia, né divenire parte della ''principalía''; '''a meno che essi abbiano dei particolari privilegi d'eredità'''...'' Generale Gándara</ref><ref>L'incremento della popolazione durante il periodo coloniale rese necessaria la creazione di nuovi capi, ma che fossero di qualità. L'emergere della cultura ''mestizo'' (dei discendenti misti filippini-spagnoli o filippini-cinesi) aveva necessità di questo passo, anche a seconda dei differenti territori e delle differenti città.</ref>
 
Questa classe privilegiata fu esentata dal pagamento dei tributi alla Corona Spagnola durante tutto il periodo coloniale.<ref>I ''cabezas'', le loro mogli e i loro primogeniti siano esentati dal pagamento dei tributi alla Corona Spagnola.</ref> Essa era la vera aristocrazia delle Filippine coloniali,<ref>''L'institution des chefs de barangay a été empruntée aux Indiens chez qui on la trouvée établie lors de la conquête des Philippines; ils formaient, à cette époque une espèce de noblesse héréditaire. L'hérédité leur a été conservée aujourd hui: quand une de ces places devient vacante, la nomination du successeur est faite par le surintendant des finances dans les pueblos qui environnent la capitale, et, dans les provinces éloignées, par l'alcalde, sur la proposition du gobernadorcillo et la présentation des autres membres du barangay; il en est de même pour les nouvelles créations que nécessite de temps à autre l'augmentation de la population. Le cabeza, sa femme et l'aîné de ses enfants sont exempts du tributo''</ref><ref>''Esta institucion (Cabecería de Barangay), mucho más antigua que la sujecion de las islas al Gobierno, ha merecido siempre las mayores atencion. En un principio eran las cabecerías hereditarias, y constituian la verdadera hidalguía del país; mas del dia, si bien en algunas provincias todavía se tramiten por sucesion hereditaria, las hay tambien eleccion, particularmente en las provincias más inmediatas á Manila, en donde han perdido su prestigio y son una verdadera carga. En las provincias distantes todavía se hacen respetar, y allí es precisamente en donde la autoridad tiene ménos que hacer, y el órden se conserva sin necesidad de medidas coercitivas; porque todavía existe en ellas el gobierno patriarcal, por el gran respeto que la plebe conserva aún á lo que llaman aquí '''principalía'''.''</ref> che potrebbe essere comparabile alla classe del [[Patrizio (storia romana)|patriziato]] dell'antica [[Roma]]. I ''principales'' (membri della ''principalía'') riportavano le loro origini alla realtà pre-coloniale ed alle classi nobili di [[Datu]] dei regni, dei rajahti, delle confederazioni e dei principati oltre che delle signorie più piccole dei cosiddetti [[Barangay|''barangays'']]<ref>"Non vi erano re né signori in queste isole che avessero governato su quei territori come i nostri re e le nostre province; ma in ogni isola ed in essa ciascuna provincia, molti capi vennero riconosciuti dai nativi stessi. Alcuni erano più potenti di altri, e ciascuno aveva dei propri sudditi, distretti e famiglie; e questi obbedivano con rispetto ai loro capi. Alcuni capi erano in amicizia con altri, mentre altri erano perennemente in guerra o in contesa.
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Il dominio spagnolo apportò notevoli modifiche alla vita ed all'economia della società indigena. Lo spostamento dell'enfasi dall'agricoltura marginale e debole, privò i capi locali della loro stessa natura a scapito degli ''hildalgo'' spagnoli, in particolare nel mondo del commercio delle Visayas e dalla fine del Cinquecento il potere dei capi locali si era molto ridotto.
 
Dalla fine del Seicento, qualunque nobile filippino o [[Hidalgo (titolo nobiliare)|hidalguía]] ormai era scomparso ed omogeneizzato alla nobiltà spagnola e cristiana&nbsp;– la principalía.<ref> SCOTT, William Henry (1982). ''Cracks in the Parchment Curtain, and Other Essays in Philippine History''. Quezon City: New Day Publishers. ISBN 978-9711000004. OCLC 9259667, p.118</ref> Si notò subito come i territori ne pressi della sede del governo coloniale godessero di minori privilegi rispetto a quelli distanti dove il controllo spagnolo era meno significativo e l'ordine poteva essere mantenuto senza l'uso di misure coercitive, dove inoltre la successione ereditaria continuò ad essere mantenuta sino a quando la Spagna non perse l'arcipelago locale. I territori distanti rimasero società patriarcali dove la popolazione mantenne grande rispetto per i principalía.<ref>''Esta institucion (Cabecería de Barangay), mucho más antigua que la sujecion de las islas al Gobierno, ha merecido siempre las mayores atencion. En un principio eran las cabecerías hereditarias, y constituian la verdadera hidalguía del país; mas del dia, si bien en algunas provincias todavía se tramiten por sucesion hereditaria, las hay tambien eleccion, particularmente en las provincias más inmediatas á Manila, en donde han perdido su prestigio y son una verdadera carga. En las provincias distantes todavía se hacen respetar, y allí es precisamente en donde la autoridad tiene ménos que hacer, y el órden se conserva sin necesidad de medidas coercitivas; porque todavía existe en ellas el gobierno patriarcal, por el gran respeto que la plebe conserva aún á lo que llaman aquí '''principalía'''.'', FERRANDO, Fr Juan & FONSECA OSA, Fr Joaquin (1870–1872). ''Historia de los PP. Dominicos en las Islas Filipinas y en las Misiones del Japon, China, Tung-kin y Formosa'' (Vol. 1 of 6 vols) (in spagnolo). Madrid: Imprenta y esteriotipia de M Rivadeneyra. OCLC 9362749</ref>
 
====L'emergere della classe dei ''mestizo''====
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L'emergere della classe ''mestizo'' fu un fenomeno sociale non localizzato solo nelle Filippine. Il 22 marzo 1697, [[Carlo II di Spagna]] decise quindi di decretare la ''Cedula Real'' su questo fenomeno. La ''Cedula'' concedeva delle distinzioni alle classi di persone nella struttua sociale delle Colonie della Corona e definiva i diritti e privilegi dei funzionari coloniali. Facendo questo, il monarca spagnolo andava a toccare un altro aspetto della vita della società coloniale come ad esempio lo status dei nobili indigeni, estendendo a questi ed ai loro discendenti la preminenza e gli onori attribuiti agli ''hidalgo'' di [[Castiglia]]. La ''Cedula Real'' stabiliva:
[[Image:Charles II Schloss Rohrau.jpg|thumb|left|Carlo II mentre indossa l'abito dell'[[Ordine del Toson d'oro]] nel 1673, ritratto di [[Juan Carreño de Miranda]].]]
''"Tenendo in mente le leggi proclamate dai miei progenitori, le loro maestà i re, e me stesso, ordino che sia riservato un buon trattamento, assistenza, protezione e difesa ai nativi indiani delle Americhe, che ci si prenda cura di loro, che mantengano i loro privilegi ed onori come tutti gli altri vassalli della mia Corona. Penso che tutto ciò sarà utile al bene pubblico ed andrà a beneficio degli indiani ed al servizio di Dio e mio. Di conseguenza, tutto ciò si dovrà per rispetto anche ai ''[[mestizo]]s'' indiani, di cui anche gli arcivescovi e i vescovi delle indie sono incaricati secondo l'art. 7, titolo VII, libro I delle [[Leggi delle Indie]], di ordinarli sacerdoti se ne facciano richiesta, attenti alle presenti circostanze e se anche questi ''mestizos'' facciano richiesta per divenire religiosi, essi [vescovi] dovranno ammetterli nei monasteri per i voti. Ma si tenga presente che il requisito per avere accesso ai ruoli ecclesiastici regolari o secolari, al governo, alle posizioni politiche o militari, sarà la [[Limpieza de sangre|purezza di sangue]] e, con i suoi Statuti, la condizione di nobiltà dove vi sia distinzione tra indiani e e [[mestizo]]s, perché tutti sono discendenti dei notabili indiani chiamati [[cacicco|cacicchi]] né si debbano ritenere in secondo piano quanti sono ancora pagani. Si stabilisce inoltre che tutti i privilegi concessi agli ''[[hidalgo (titolo nobiliare)|hidalgos]]'' in [[Castiglia]] siano attribuiti anche ai capi indiani ed ai loro discendenti; e che essi possano partecipare in ogni comunità dove sia richiesto il ruolo dei nobili [...] Questo tipo di nobiltà dovrà essere mantenuta in privilegio il meglio possibile e riconosciuta tra i [[cacicco|cacicchi]], secondo quanto stabilito dal titolo VII, libro VI delle [[Leggi delle Indie]]."''<ref> DE CADENAS Y VICENT, Vicente (1993). ''Las Pruebas de Nobleza y Genealogia en Filipinas y Los Archivios en Donde se Pueden Encontrar Antecedentes de Ellas in Heraldica, Genealogia y Nobleza en los Editoriales de "Hidalguia", 1953-1993: 40 años de un pensamiento'' (in spagnolo). Madrid: HIDALGUIA. ISBN 9788487204548.</ref>
 
La Cedula Real rafforzò dunque i benefici di molti nobili indigeni nelle Filippine, venendo quindi equiparati agli ''hidalgos'' spagnoli e prove di questo le si possono trovare ancora oggi nell'Archivio Militare Generale di [[Segovia]] dove la qualifica di "nobile" che si ritrova nei registri è attribuita anche a quei filippini che sono entrati a far parte delle accademie militari spagnole ed i cui antenati erano [[cacicco|cacicchi]], [[encomendero]]s, notabili Tagalogs, capi locali, [[Gobernadorcillo|governatori]] o quanti detennero posizioni nell'amministrazione municipale o nel governo in diverse ragioni o isole dell'arcipelago filippino. Questo aspetto del governo spagnolo nelle colonie appare molto più marcato nelle Filippine che non in America.
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==Simboli distintivi di classe==
[[File:Silver enlaid salakot.jpg|thumb|Un ''salakot'' d'argento]]
Durante l'ultima parte del periodo coloniale spagnolo, la classe aristocratica dei proprietari terrieri di fede cristiana iniziò ad adottare degli abiti tipici ed a portare dei segni distintivi. L'abito era costituito da una giacca nera, pantaloni alla europea, un cappello a fungo (chiamato ''[[salakot]]'') e fasce colorate in velluto; molti indossavano scarpe di vernice o di pelle finemente lavorate. Il ''Gobernadorcillo'' portava inoltre un bastone distintivo, mentre i suoi vice avevano ciascuno una piccola verga. Nelle grandi cerimonie, i membri della principalia indossavano dei vestiti formali con un cappello coronato in cima.<ref>BLAIR, Emma Helen & ROBERTSON, James Alexander, eds. (1904). ''The Philippine Islands, 1493–1898'' Volume 17 of 55 (1609–1616), p. 331</ref> Indossavano un distintivo ''[[salakot]]'', un cappello tipico delle Filippine indossato già durante il periodo pre-coloniale, ma al contrario dei materiali poveri con cui era solitamente realizzato, quello dei membri della ''principalia'' era realizzato con materiali preziosi come guscio di tartaruga e metalli come argento o, talvolta, oro. Questi cappelli erano spesso decorati anche con monete o pendenti di gran valore.<ref>Manuel Buzeta y Felipe Bravo, ''Diccionario geografico, estadistico, historico de las Islas Filipinas'', Charleston, South Carolina: 2011, Nabu Press, Vol. I, p. 241.</ref>
 
==Note==