Ali ibn al-Husayn (Zayn al-'Abidin): differenze tra le versioni

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Durante il califfato di [[Abd al-Malik ibn Marwan|ʿAbd al-Malik]] fu però arrestato nuovamente, in quanto sospettato di organizzare una rivolta anti-omayyade, e fatto tornare a Damasco per un breve periodo, prima di essere rispedito a Medina.
 
In seguito al suo secondo ritorno a Medina l'Imam, sempre sotto stretta sorveglianza, si ritirò totalmente dalla vita pubblica, sbarrando l'ingresso agli estranei in casa sua e dedicandosi totalmente ad atti devozionali, tanto da guadagnarsi il ''[[laqab]]'' di Saǧǧād<ref>Dalla parola araba ''[[sujud|suǧūdsujūd]]'', che indica la prosternazione nel corso della ''[[ṣalāt]]''.</ref>. Egli rimase in contatto soltanto con alcuni suoi discepoli prediletti, come Abũ Ḥamza al-Thumālī, Abũ Khālid Kābūlī e pochi altri. Fu proprio questa cerchia ristretta di persone a divulgare tra le masse alidi del loro tempo quanto imparato dal loro Imam.
 
Così facendo si iniziarono a formare veri e propri circoli di discepoli, che ebbero modo, successivamente, di sviluppare la propria fede e conoscenze religiose frequentando le lezioni dell'Imam al-Bāqir che, secondo gli sciiti, sarà il successore di al-Saǧǧād.