Nicolas Jean-de-Dieu Soult: differenze tra le versioni

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Nel frattempo, mentre il maresciallo Soult indugiava ad Oporto e anche il maresciallo Victor e il generale Lapisse non riuscivano per errori tattici ad entrare in Portogallo, il corpo di spedizione britannico del generale [[Arthur Wellesley, I duca di Wellington|Arthur Wellesley]] poté sbarcare senza opposizione alla foce del fiume [[Mondego]], riorganizzarsi e preparare il contrattacco. Il generale Wellesley avanzò per primo contro Oporto per sconfiggere il maresciallo Soult che, privo di informazioni sull'avvicinamento del nemico e fiducioso di poter difendere la linea del [[Duero]], venne sorpreso dall'attacco britannico. La [[seconda battaglia di Oporto]] il 12 maggio 1809 si concluse con una grave sconfitta per il maresciallo che, minacciato a monte del [[fiume]] da altre forze anglo-portoghesi, dovette rinunciare subito a difendere la città e, per evitare di essere aggirato, abbandonò l'[[artiglieria]] e ripiegò con le sue truppe lungo un percorso di montagna fino a [[Zamora (Spagna)|Zamora]]<ref>G.Lefebvre, ''Napoleone'', pp. 383-384.</ref>.
 
Dopo aver completato con successo la ritirata, il maresciallo Soult, che conservava la fiducia di Napoleone, venne incaricato di intercettare, con le sue truppe rinforzate, la via di ritirata delle truppe britanniche del generale Wellesley che ripiegavano dopo la [[Battaglia di Talavera (1809)|battaglia di Talavera de la Reina]]. La manovra non ebbe pieno successo e l'esercito britannico riuscì a rientrare in Portogallo, ma l'imperatore, che giudicava con favore le capacità militari del maresciallo, gli affidò il compito, con la nomina a ''major-general'', di coordinare e controllare tutte le forze francesi in Spagna alle dipendenze dirette del re Giuseppe<ref>G.Blond, ''Vivere e morire per Napoleone'', vol. I, pp. 287-289.</ref>. Il maresciallo Soult il 19 novembre 1809, alla guida dell'armata principale francese, ottenne una grande vittoria nella [[battaglia di Ocaña]] dove venne sbaragliato completamente l'esercito spagnolo del generale [[Juan Carlos de Aréizaga|Areizaga]] che cercava ottimisticamente di marciare su [[Madrid]]. I francesi catturarono oltre 13.000 prigionieri e 50 [[cannone|cannoni]], mentre gli spagnoli ebbero 5.000 morti e feriti<ref>G.Blond, ''Vivere e morire per Napoleone'', vol. I, pp. 290-291.</ref>.
[[File:Battaglia di Ocana.jpg|thumb|upright=1.4|La [[battaglia di Ocaña]], dove il 19 novembre 1809 il maresciallo Soult sconfisse l'esercito spagnolo.]]
Dopo questo brillante successo il maresciallo Soult sembrò mostrare nuovamente ambizioni personalistiche; dopo aver convinto, con l'appoggio anche di Napoleone, il re Giuseppe ad invadere l'[[Andalusia]], il maresciallo occupò senza difficoltà questa regione della Spagna nel gennaio [[1810]], ma invece di dirigersi su [[Cadice]] per catturare quell'importante porto sede della Giunta centrale spagnola insurrezionale, preferì marciare su [[Siviglia]], che venne raggiunta il 31 gennaio, dove riprese i suoi progetti di arricchimento, di depredazione di opere d'arte e di organizzazione di una struttura di potere personale<ref>G.Blond, ''Vivere e morire per Napoleone'', vol. I, pp. 291-293.</ref>.