Teatro romano di Catania: differenze tra le versioni

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|Data_scoperta =
|Date_scavi = [[1773]] - [[XIX secolo]] - [[anni 1950]] - [[1980]] - [[2009]]
|Organizzazione_scavi = Soprintendenza alle Antichità del Regno, Sovrintendenza ai BBCCAA, Parco Archeologico Greco Romano di Catania, Museo Regionale Interdisciplinare di Catania
|Archeologo = Ignazio Paternò Castello, Paolo Orsi, Maria Grazia Branciforti, Fabrizio Nicoletti
<!-- Amministrazione -->
|Parte di =
|Ente = [[ParcoPolo archeologico greco-romanoRegionale di Catania]] e delle aree archeologiche dei comuniSiti limitrofiCulturali
|Responsabile = Maria GraziaCostanza BrancifortiLentini
|Visitabile = sì (eccezione temporanea parti del secondo ambulacro)
|Sito_web = http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/database/page_musei/pagina_musei.asp?ID=148&IdSito=29
}}
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Alla fine del [[XIX secolo]] [[Adolf Holm]] ne visita la struttura e ne ipotizza per primo la capienza di 7000 persone<ref>Adolf Holm, ''Catania Antica'', traduzione, note e cura di [[Guido Libertini]], Tirelli, Catania 1925.</ref>, un dato poi non più verificato, ottenuto da un calcolo relativo alle dimensioni dell'edificio che poté desumere all'epoca, mettendole a confronto con gli edifici teatrali a lui noti. Nello stesso periodo inizia la lunga opera di sbancamento delle abitazioni che alterarono la natura dell'edificio, coronata nel [[1884]] dal ritrovamento di un muro in pietra arenaria identificato con parte dell'antico teatro greco delle fonti e successivamente nella campagna del [[1919]]-[[1920]] col rinvenimento di blocchi cui era incisa la sigla {{maiuscoletto|KAT}}, interpretata come l'abbreviazione di [[Katane]], antico nome della città.
[[File:Teatro Romano di Catania (1930).png|thumb|Il teatro romano com'era nel [[1930]], prima dei lavori di sbancamento.]]
Durante gli [[anni 1950|anni cinquanta]] vennero compiuti i più impegnativi lavori di sbancamento sotto la direzione di [[Guido Libertini]] che riportarono alla luce gran parte della cavea, partendo dal settore orientale, e restituirono una grande quantità di marmi decorativi, accatastati man mano che si procedeva lungo il corridoio nord. Gli scavi, interrotti durante il ventennio successivo, ebbero seguito a partire dal [[1980]] nel settore orientale e in diversi punti della cavea, oltre che focalizzati sull'orchestra per liberarla dai detriti e dal materiale di crollo del sisma del 1693. In quest'ultima zona si rinvenne un frammento della testa di [[Marco Aurelio]], completata grazie ad un secondo frammento rinvenuto durante la campagna dei primi [[anni 2000]]. In quest'ultima campagna, iniziata nel [[1998]], si sono liberate ampie porzioni del settore occidentale e nel contempo è stato predisposto un percorso visite, preservando diversi ambienti sorti sull'edificio per ricavarne uffici amministrativi o sale espositive. Gli scavi, condotti dall'allora sopraintendentesoprintendente ai BB.CC.AA. laMaria dottoressaGrazia Branciforti, hahanno anche permesso di conoscere meglio l'edificio nel suo rapporto con la città e con la storia, nel suo evolversi nel tempo e nello spazio, mettendo in luce anche le parti più antiche dell'edificio, quali ad esempio un ambiente chiuso creato con gli stessi blocchi in arenaria siglati {{maiuscoletto|kat}} che hanno permesso di datare meglio le strutture sfruttate dal teatro romano al [[IV secolo a.C.]], piuttosto che al [[V secolo a.C.|V]] come si credette nel 1919. Inoltre si è potuta ricostruire l'estensione del primo impianto e identificare l'area sacra del tempio cui il teatro era legato.
Con gli ultimi scavi degli anni 2014-2015, diretti da Fabrizio Nicoletti, è stato del tutto liberato l'atrio orientale con la facciata d'ingresso su piazza San Francesco, è stata restaurata la cavea, e, sul lato esterno nord, è stata messa in luce una sequenza stratigrafica di epoca neolitica ed eneolitica.
 
== Descrizione ==
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* {{cita libro|curatore=[[Maria Grazia Branciforti]], [[Giuseppe Pagnano]] |cognome=Dipartimento regionale dei beni culturali e dell'identità siciliana|nome=|titolo=Il complesso archeologico del Teatro e dell’Odeon di Catania |anno=2008 |editore= Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione, Dipartimento dei beni culturali, ambientali e dell'educazione permanente|città=Palermo |pp=229|isbn=88-6164-048-6|cid=M. G. Branciforti, G. Pagnano}}
* {{cita libro |curatore=Maria Grazia Branciforti |titolo=Il teatro greco romano di Catania e gli spettacoli nell'antichità|città= Palermo|anno= 2013|editore=Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione, Dipartimento dei beni culturali, ambientali e dell'educazione permanente|url=http://www.arcadeisuoni.org/attachments/article/124/Il%20teatro%20greco%20romano%20di%20Catania%20e%20gli%20spettacoli%20nell%27antichit%C3%A0.pdf |pp=99|isbn= 978-88-6164-243-0|cid=M. G. Branciforti}}
* Fabrizio Nicoletti (a cura di), ''[https://www.academia.edu/29195297/Catania_Antica._Nuove_prospettive_di_ricerca_volume_intero_-_Ancient_Catania._New_perspectives_of_research_full_book_ Catania Antica. Nuove prospettive di ricerca]'', Regione Siciliana, Palermo 2015.
 
== Voci correlate ==