Calendario lunisolare: differenze tra le versioni
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== I cicli calendariali ==
Gli astronomi babilonesi cercarono di identificare dei periodi di tempo che fossero esattamente multipli sia dell'anno solare sia del mese sinodico in modo che il calendario si ripetesse identico entro ogni ciclo. Già verso la fine del terzo millennio era noto che occorreva intercalare un mese ogni tre anni<ref>
I primi tentativi di costruire uno schema fisso affidabile compaiono nel periodo neobabilonese. Durante il regno di [[Nabopolassar]] il mese embolismico venne inserito ogni 2 anni e mezzo per un periodo abbastanza lungo.<ref>Si veda la tabella
Con l'età ellenistica i più importanti cicli calendariali utilizzati divennero:
* La [[octaeteride]], cioè il ciclo ottennale, utilizzato ad esempio nel [[calendario attico]]. Otto anni solari corrispondono approssimativamente a 99 lunazioni, cioè a 5 [[anno lunare|anni lunari]] ordinari e a tre embolismici, che erano il 3°, il 6º e l'8º anno. La durata di 99 lunazioni, infatti, è di {{formatnum:2923,53}} giorni, mentre 8 anni giuliani sono {{formatnum:2922}} giorni: la luna del nuovo ciclo ricompare con circa un giorno e mezzo di ritardo rispetto alle date del ciclo precedente. L'intervallo medio fra due embolismi successivi risulta essere di 2,66 anni. L'uso di un ciclo ottennale per il calendario, e quindi per la data della Pasqua, fu proposto ancora alla metà del terzo secolo dal grande patriarca [[Dionisio di Alessandria]].<ref> Cfr. [[Eusebio di Cesarea]], ''Storia ecclesiastica'', VII, 20.</ref>
* Il [[ciclo metonico]] di 19 anni solari e 235 lunazioni, cioè 12 anni lunari ordinari e 7 embolismici. Nel ciclo metonico gli anni ordinari (o) e quelli embolismici (E) si succedono come segue: ooEooEoE ooE ooEooEoE. Il ciclo metonico, cioè, è costituito da due octoeteridi fra cui è interposto un ciclo triennale. La durata di un ciclo metonico calendariale può variare di un giorno perché un ciclo può contenere 4 o 5 anni bisestili.
* Il [[ciclo callippico]] di 76 anni, corrispondente a quattro cicli metonici (76 = 19x4). Un ciclo callippico contiene sempre 19 anni bisestili e perciò la sua durata è costante ({{formatnum:27759}} giorni) e corrisponde quasi esattamente a 940 lunazioni ({{formatnum:27758,75}} giorni).
Per motivi liturgici un vero ciclo calendariale dovrebbe riprodurre anche la stessa sequenza di giorni della settimana, cioè il primo giorno del primo anno di ogni ciclo dovrebbe cadere nello stesso giorno della settimana. Ciò garantirebbe che anche le feste religiose, e in particolare nella tradizione giudeo-cristiana il giorno della Pasqua, cadano nella stessa data. Dato che nel calendario giuliano i giorni della settimana seguono il [[ciclo solare (calendario)|ciclo solare]] di 28 anni, furono utilizzati cicli multipli di 28:
* Il ciclo di 84 anni o ''[[latercus]]'' (84 = 28x3 e 84 = 76
* Il ciclo di 112 anni proposto da [[Ippolito di Roma]] (112 = 28x4 e 112 = 76 + 8x4), ma meno accurato del ciclo di 84 anni.
* Il ciclo "corretto" di 532 anni proposto da [[Vittorio d'Aquitania]] e poi da [[Dionigi il piccolo]] (532 = 28x19). Contiene {{formatnum:6580}} lunazioni che richiedono {{formatnum:194311,22}} giorni, mentre 532 anni giuliani contengono {{formatnum:194313}} giorni: l'anticipo accumulato dalla luna in 532 anni è ben poco superiore al ritardo che si accumulerebbe in un ciclo ottennale.
== Calendari tropici e siderei ==
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