Papa Benedetto XIV: differenze tra le versioni

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====== Liberalizzazione dei commerci ======
[[File:Pierre-Paul Guérin Cardinal De Tencin (archevêque de Lyon).jpg|thumb|Des Neiges, ''Pierre-Paul Guérin Cardinale de Tencin'', dipinto ad olio, XVIII secolo, Trésor de la Primatiale de Lyon, Lione. Il Cardinale de Tencin fu il colto porporato francese col quale Benedetto XIV ebbe una proficua corrispondenza.]]
Gia nel 1746 Benedetto si occupò di rivedere le politiche economiche dei suoi immediati predecessori, cercando, aiutato in questo dal suo [[Segretario particolare del sommo pontefice|segretario particolare]] Giovan Angelo Braschi (il futuro [[Papa Pio VI|Pio VI]]), di rivitalizzare lo stato penoso in cui versava l'economia dello Stato della Chiesa<ref name="Brunelli-46">{{cita|Brunelli|p. 46}}.</ref>. Per quanto riguarda strettamente i commerci, col ''[[motu proprio]]'' ''Pensando noi continuamente al comodo'' del 29 giugno 1748 liberalizzò i commerci negli Stati Pontifici, eliminando le dogane interne e permettendo una diminuzione dei prezzi dei manufatti artigianali<ref name="Rosa Enciclopedia dei Papi" />. Grazie a queste misure il papa riuscì a risanare buona parte delle finanze pontificie.
 
====== La riforma dell'amministrazione e della giustizia ======
Benedetto avviò immediatamente anche un'opera di riforma del clero, a cominciare dai dignitari ecclesiastici a tutti i livelli, a Corte, in Curia, nel governo delle [[diocesi]] e delle province, cercando di controllare e correggere gli ecclesiastici indegni e incapaci, spinti dall'ambizione di carriera e di potere. Colle bolle ''Quantum ad procurandam'' (15 febbraio 1742) e ''Romanae Curiae'' (21 dicembre 1744) Benedetto tentò di migliorare l'efficienza della [[Curia romana]], cercando di semplificare il sistema interdicasteriale della Curia<ref name="Brunelli-46" />. Il successo di questa sua opera riformatrice non mostrò immediatamente i suoi frutti, ma fu basilare per il miglioramento della qualità del clero nelle epoche successive<ref name="Rosa Enciclopedia dei Papi" />. Assai intensa fu anche la sua attività a favore del sistema penale e giudiziario, col ''motu proprio'' ''Dopo aver noi'' (30 settembre 1747) e colla bolla ''Rerum humanarum'' (15 dicembre 1747)<ref name="Brunelli-46" />.[[File:Pierre-Paul Guérin Cardinal De Tencin (archevêque de Lyon).jpg|thumb|Des Neiges, ''Pierre-Paul Guérin Cardinale de Tencin'', dipinto ad olio, XVIII secolo, Trésor de la Primatiale de Lyon, Lione. Il Cardinale de Tencin fu il colto porporato francese col quale Benedetto XIV ebbe una proficua corrispondenza.]]
 
====== La protezione dei poveri ======
Altri provvedimenti di carattere economico-amministrativo riguardarono la limitazione delle spese in favore dell'esercito e della corte pontificia: Benedetto volle favorire i più bisognosi concedendo, per esempio, «ai poveri contadini di spigolare in tutti i campi dello Stato della Chiesa in barba ai proprietari che volevano impedirlo, con un'ammenda di 30 [[Scudo (moneta)|scudi]] per i contravventori da distribuirsi tra gli stessi poveri»<ref name="Rendina-IPapi-731" />. Sempre per alleviare le pene delle classi meno abbienti, il Moroni ricorda che il papa «soppresse sette pesanti tributi sulla seta cruda, sull'olio, sul bestiame e sopra altre derrate»<ref>{{cita|Moroni|p. 25}}.</ref>.