Digrammi e trigrammi della lingua italiana: differenze tra le versioni

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semplificato leggermente la prosa
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''Ci''- rappresenta la [[C dolce|variante 'dolce']] o [[consonante palatale|palatale]] della lettera C, ovvero il suono {{fono|ʧ}}. Il digramma ha sempre tale valore fonologico se precede le [[vocale|vocali]] [[A]] ({{fono|ʧa}}), [[O]] ({{fono|ʧo}}) e [[U]] ({{fono|ʧu}}). Davanti a [[E]], in alcuni casi la vocale {{fono|i}} è [[accento (linguistica)|accentata]] e la pronuncia del complesso è quindi ({{fono|ʧie}}; in questo caso ''ci'' non rappresenta più un digramma, in quanto a ogni lettera corrisponde un preciso suono. Più spesso, ''cie'' è pronunciato {{fono|ʧe}}: in questo caso la grafia ''cie'' non ha particolari ragioni fonologiche ma solo ortografiche, in quanto retaggio dell'antica forma scritta della parola in cui compare, e la [[I]] è solitamente pleonastica. Infatti, la lettera [[C]] davanti a [[E]] ha automaticamente valore fonologico di {{fono|ʧ}}.
 
In caso di geminazione il raddoppiamento grafico viene rappresentato così: -''cci''[''a'';''e'';''o'';''u''].tommaso
 
== Gh ==
''Gh''- rappresenta la [[G dura|variante 'dura']] o [[consonante velare|velare]] della lettera G, ovvero il suono {{fono|ɡ}}, davanti ai grafemi [[E]] e [[I]] negli incontri ''ghe'' ({{fono|ge}}) e ''ghi'' ({{fono|gi}}); in caso di geminazione il raddoppiamento grafico viene rappresentato così: -''ggh''[''e'';''i''].