Torre: differenze tra le versioni

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== Evoluzione della funzione delle torri ==
Le torri esistevano già nel mondo mesopotamico, greco e romano, come punti di osservazione strategici in corrispondenza dei tracciati di mura e [[Fortificazione|fortificazioni]]. In [[Mesopotamia]] esistevano anche le [[ziqqurat]] con funzioni religiose., mentre Nellnell'antico [[Egitto]] i templi avevano dei piloni. Della costruzione e della strutttura delle torri parla anchetratta l'architetto romano [[Vitruvio]] (''De Architectura'', I, 10). A [[Roma]] le [[Mura Aureliane]] possiedono notevoli torri, mentre nella [[preistoria]] europea sono da menzionare le torri [[nuraghe|nuragiche]] dell'[[età del bronzo]] in [[Sardegna]].
 
Nel mondo [[islamico]] le [[moschee]] possiedono i [[minareti]].
 
Nel mondo [[islamico]] le [[moschee]] furono costruite con i [[minareti]] che hanno una struttura a torre di diversa forma, anche a spirale come quella di [[Samarra]] in [[Iraq]].<ref>Villaggi - torre si trovano nelle montagne del [[Caucaso]] (Svaneti, Khevsureti, Vainakh) e nella penisola Mani nel [[Peloponneso]] (una leggenda narra che qui si erano rifugiati gli ultimi autentici [[Spartani]], per sfuggire al controllo di Roma). Misteriose sono poi le origini e le funzioni delle torri, alte fino a 60 metri, presenti in valli sperdute del [[Sichuan]] cinese, alcune delle quali hanno un'inusuale pianta a forma di stella. Sull'altopiano dell'[[Iran]] sorgono invece le antiche [[torri del vento]], strutture slanciate costruite in [[argilla]] e paglia, che svettano in cielo e sono in grado di catturare i venti caldi, incanalarli al loro interno e raffreddarli a contatto con l'acqua conservata in grandi cisterne alla loro base. Si tratta di un sistema di condizionamento già conosciuto dagli antichi [[Egizi]]. Sull'altopiano iranico se ne trovano, ad esempio, a [[Yazd]] e sono ancora in uso ("A ogni popolo la sua torre", ''Focus storia'', novembre 2016, pag. 22- 27).</ref>
Il periodo di maggior diffusione delle torri in Europa, però, è stato sicuramente il [[Medioevo]], quando vennero sfruttate, grazie alle loro caratteristiche difensive, anche per esigenze abitative: le torri permettevano infatti a ciascuna famiglia di proteggersi dai nemici presenti nella città stessa (si pensi alle lotte tra [[guelfi e ghibellini]]), ricorrendo ad alcuni precisi accorgimenti. Prima di tutto, attraverso vani di accesso (in genere fori nel pavimento muniti di [[botola (vano)|botole]]) rialzati, rispetto alla quota del piano campagna, a livelli abbastanza elevati da potervi accedere esclusivamente tramite scale a pioli, rimovibili all'occorrenza. Per lo stesso motivo difensivo esse erano munite di mura massicce e di finestre di dimensioni molto ridotte, specialmente ai piani inferiori, dove spesso erano nient'altro che piccole feritoie.
 
In [[India]] furono costruite le [[stupa]], torri [[buddismo|buddhiste]] utilizzate come santuari per contenere le [[reliquie]] dei monaci. E pare che dalle stupa in India nacquero poi le [[pagoda|pagode]], di forma quadrangolare o ottagonale, multipiano, con ogni piano dotato di un tetto a spiovente con gli angoli rivolti verso l'alto. Poi, a mano a mano che il Buddhismo si diffuse in tutta l'[[Asia]], la pagoda si liberò del suo originario significato di tomba e gli stili divennero sempre più originali.<ref>"A ogni popolo la sua torre", ''Focus storia'', novembre 2016, pag. 26</ref>
 
Il periodo di maggior diffusione delle torri in Europa, però, è stato sicuramente il [[Medioevo]], quando vennero sfruttate, grazie alle loro caratteristiche difensive, anche per esigenze abitative: le torri permettevano infatti a ciascuna famiglia di proteggersi dai nemici presenti nella città stessa (si pensi alle lotte tra [[guelfi e ghibellini]]), ricorrendo ad alcuni precisi accorgimenti. Prima di tutto, attraverso vani di accesso (in genere fori nel pavimento muniti di [[botola (vano)|botole]]) rialzati, rispetto alla quota del piano campagna, a livelli abbastanza elevati da potervi accedere esclusivamente tramite scale a pioli, rimovibili all'occorrenza. Per lo stesso motivo difensivo esse erano munite di mura massicce e di finestre di dimensioni molto ridotte, specialmente ai piani inferiori, dove spesso erano nient'altro che piccole feritoie. A partire dal X secolo L'Europa vide il moltiplicarsi delle ''case - torri'' che erano in pietra, avevano una forma rettangolare e potevano giungere a notevoli altezze, allo scopo di garantire un punto di osservazione e di difesa. Le ''case - torri'' si diffusero in tutta l'Europa occidentale nel Medioevo: in Inghilterra, Francia, Irlanda, Scozia e Italia.
 
La tipologia più antica di torre medievale è quella a base circolare, probabilmente ispirata dalle torri inglobate nelle mura delle città romane, che trovò diffusione nel [[ravenna]]te (soprattutto nei [[campanili]]). Essa è stata ripresa nelle torri con scale in muratura, ovvero nella doppia [[torre scalare]] che serviva a raggiungere i [[matronei]] di alcune [[cattedrali]] [[nord]]-europee. Nel periodo [[Architettura romanica|romanico]] si diffuse la tipologia a base quadrata o rettangolare, ma non mancano esempi di torri a base poligonale, come le otto torri a base ottagonale nei vertici del [[Castel del Monte]], in [[Puglia]].
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Un'eccezione unica nel panorama europeo è rappresentata dalla cittadina di [[San Gimignano]] in [[Toscana]], piccolo borgo conservatosi fino ai giorni nostri senza aver sostanzialmente mutato il suo impianto medioevale, dove un gran numero di torri non ha subito alcuna scapitozzatura e, sebbene ridotte nel numero rispetto alle più di settanta delle quali ci è pervenuta traccia certa da quell'epoca, si ergono ancora in quattordici esemplari in tutta la loro altezza.
 
A Bologna ne sopravvivono una ventina, di cui la Torre degli Asinelli è l'unica perfettamente conservata oltre ad essere la più alta (97,20&nbsp;m). Ottimamente conservate sono la [[Torre Azzoguidi]] e la [[Torre Prendiparte]]. Le due [[Torri di Bologna]] ([[Torre degli Asinelli]] e [[Torre della Garisenda]]) appartengono alla categoria delle strutture consortili, cioè quelle strutture difensive in cui trovavano rifugio gli affiliati a un partito, a una famiglia comitale (cioè di un [[conte]]), a una istituzione.<ref>''Emilia Romagna'', Touring Editore, 2010, pag. 60.</ref>
 
 
La tipologia della torre venne del tutto abbandonata in epoca rinascimentale, ma talvolta ne vennero inglobate le suggestioni in edifici rimaneggiati, come nelle ville agresti, che iniziarono ad essere popolari proprio in quel periodo, dove talvolta si inglobava nel nuovo edificio una vecchia torretta fortificata (si veda per esempio la [[Villa La Petraia]] presso [[Firenze]]). Non mancarono durante i secoli successivi le torri costruite, ma furono casi molto isolati, e non per funzioni abitative, ma per rendere semmai visibili da lontano alcuni elementi come [[orologi]].
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Nell'[[architettura contemporanea]] e nell'[[edilizia]] viene definito "edificio a torre" o ''casa-torre'' un edificio, anche di tipo residenziale, particolarmente sviluppato in altezza. Negli anni del boom economico in Italia si usò definire [[grattacielo|grattacieli]] edifici a torre nel caso in cui la loro altezza risultasse particolarmente elevata soprattutto rispetto all'altezza media degli edifici presenti nel tessuto urbano circostante.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==