Lingua ceca: differenze tra le versioni

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Il ceco è una lingua flessiva, allo stesso modo della maggior parte di tutte le altre [[lingue slave]]. Non utilizza l'[[articolo (grammatica)|articolo]] e, per sopperire questa mancanza, declina i nomi secondo ''il caso'' ('''''pád'''''), ''il numero'' ('''''číslo''''') e ''il genere'' ('''''rod'''''). Assieme all'ordine delle parole, la loro combinazione dà ad ogni [[sintagma]] il giusto ruolo logico all'interno della frase.
 
Come nella maggior parte delle lingue slave (tutte ad eccezione del [[lingua bulgara|bulgaro]] e del [[lingua macedone|macedone]]) esiste nella declinazione la distinzione dei ''casi''. In questo modo il ceco e le altre lingue slave si avvicinano di più alle loro origini [[Lingue indoeuropee|indoeuropee]] rispetto ad altre lingue della stessa famiglia che hanno perso i ''casi''. Inoltre in ceco le regole della morfologia presentano spesso irregolarità e molte forme hanno varianti ufficiali, colloquiali e a volte semi-ufficiali. L'ordine delle parole adempie funzioni simili all'enfasi e all'articolo dell'italiano. Grazie alla sintassi dei casi spesso tutte le possibili combinazioni nell'ordine delle parole sono ammissibili: mentre le diverse parole mantengono la medesima funzione logica grazie all'esistenza del caso nella loro declinazione, il cambio di posizione consente di esprimere diversi gradi di enfasi nella frase. Ad esempio: ''Češi udělali revoluci''
(I cechi hanno fatto una rivoluzione), ''Revoluci udělali Češi'' (Una rivoluzione, hanno fatto i cechi), e ''Češi revoluci udělali'' (Sono stati i cechi a fare una rivoluzione) sono tre frasi con stesso significato ma crescente grado di enfasi, e sono evidentemente formate dalle stesse parole declinate sempre allo stesso modo, ma collocate con diverso ordine.