Fiat 128: differenze tra le versioni

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Prima vettura di serie con marchio FIAT a [[trazione anteriore]], dopo anni di sperimentazione e collaudo delle soluzioni cinematiche sui modelli [[Autobianchi Primula]], fu progettata dall'ing. [[Dante Giacosa]] (padre di tutti i modelli FIAT fino ai primi [[anni 1970|anni settanta]]), ed era considerata una vettura all'avanguardia.
 
In quegli anni la configurazione ''tutto avanti'' era una soluzione poco diffusa in Italia e sino a quel momento osteggiata dai vertici FIAT, utilizzata da [[Lancia (azienda)|Lancia]] (sui modelli [[Lancia Flavia|Flavia]] e [[Lancia Fulvia|Fulvia]]), dalle francesi [[Citroën]], [[Peugeot]], [[Panhard]], [[Renault]] e [[SIMCA]], dalle inglesi ([[Austin Motor Company|Austin]]/Morris) o da alcuni costruttori tedeschi (allora) minori come [[Audi]] e [[DKW]]. La vera innovazione rispetto a quasi tutte le concorrenti "pioniere" della trazione anteriore fu il gruppo motore-trasmissione montato in posizione trasversale, con il cambio in linea a sinistra del motore, ciò che consente un ottimale sfruttamento dello spazio nell'abitacolo. Questo layout, oggi adottato da tutti i costruttori sulle piccole-medie trazioni anteriori, è significativemente chiamato "disposizione Giacosa", dall'ingegnere italiano. La 128 è caratterizzata anche da altre scelte tecniche innovative: le [[sospensione (meccanica)|sospensioni]] a quattro [[ruota|ruote]] indipendenti consistevano in uno schema [[MacPherson (meccanica)|McPherson]] all'avantreno e in una sospensione con balestra trasversale, con funzione anche di barra stabilizzatrice al retrotreno.
L'interno è più improntato alla funzionalità che al lusso, con un [[cruscotto]] semplice e razionale, sedili rivestiti in [[finta pelle]], finiture semplici e una notevole abitabilità interna, anche grazie all'assenza del tunnel centrale.