Marna (roccia): differenze tra le versioni

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*apporti clastici fini, derivati dalle aree continentali emerse per l'[[erosione]] e il dilavamento operati dagli agenti atmosferici<ref>Le frazioni [[granulometria (geologia)|granulometriche]] più grossolane (sabbia e silt) si sedimentano generalmente a ridosso della linea costiera, per opera del [[onda marina|moto ondoso]], delle [[correnti costiere]] e delle correnti fluviali nelle aree di [[delta fluviale|delta]]; nella parte esterna della piattaforma continentale arrivano prevalentemente le particelle terrigene più fini, che rimangono in sospensione più a lungo nelle acque marine.</ref>
*apporti carbonatici, che possono derivare sia dalla decantazione di organismi [[plancton|planctonici]] (per esempio, negli [[oceano|oceani]] attuali, [[alghe]] calcaree o [[foraminiferi]]), sia dalla frazione carbonatica in eccesso esportata da aree di [[piattaforma carbonatica]] o da aree a sedimentazione evaporitica (in clima tropicale).
Verso la [[costa]] continentale, nella parte interna della piattaforma continentale, i sedimenti marnosi tendono ad essere sostituiti da sedimenti clastici con componente terrigena prevalente e più grossolani, depositatisi in un contesto ad energia del mezzo più elevata (tipicamente, [[sabbia|sabbie]] e [[silt]]; [[arenaria (roccia)|arenarie]] e siltiti come termini litificati).
I sedimenti marnosi si estendono spesso anche nel [[dominio pelagico]] più profondo, in ambiente di [[scarpata continentale]] e nella porzione più prossimale delle [[piana abissale|piane abissali]], ove abbiamo ancora la presenza di apporti fini di origine continentale (deposti da [[torbiditi|correnti torbide]]), mentre sono sostituite da sedimenti più francamente carbonatici (fanghi a globigerine) nella parte più distale delle stesse. Non sono presenti ovviamente al di sotto della [[profondità di compensazione dei carbonati]]<ref>Livello al di sotto della quale si realizzano condizioni di pressione e temperatura per le quali il carbonato di calcio passa in soluzione nelle acque marine e non si sedimenta. Esistono due superfici distinte per l'aragonite (fase [[metastabile]] del carbonato di calcio), e per la calcite (fase stabile). La profondità di queste dipende dalla solubilità del carbonato di calcio (CaCO<sub>3</sub>), che è determinata dalle condizioni di pressione e temperatura e dalla concentrazione di anidride carbonica (CO<sub>2</sub>). La solubilità della CO<sub>2</sub> aumenta con l'aumentare della pressione e il diminuire della temperatura. Il carbonato di calcio negli oceani attuali passa in soluzione tra circa 4200 m e 5000 m, e la profondità di compensazione dell'aragonite (ACD) si trova verso il limite superiore di questo intervallo di profondità, mentre quella della calcite (CCD) al limite inferiore. È possibile però che le profondità di queste superfici fossero diverse nelle ere geologiche passate. </ref>, sotto la quale tutti gli elementi detritici a composizione carbonatica passano in soluzione nelle acque oceaniche.