Ugo Schiff: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nato in una famiglia di commercianti tedeschi di [[Ebraismo|origine ebraica]], chimico italiano <ref>[http://encyclopedia2.thefreedictionary.com/Hugo+Schiff Hugo Schiff definition of Hugo Schiff in the Free Online Encyclopedia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> <ref>[http://www.mdpi.com/1420-3049/18/10/12264 Molecules | Free Full-Text | Schiff Bases: A Short Survey on an Evergreen Chemistry Tool<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Fratello del fisiologo [[Moritz Schiff]]. Allievo di [[Friedrich Wöhler]] all'[[Università di Gottinga]], uscì dalla Germania a causa delle sue simpatie liberali; in particolare il suo allontamento dalla Germania è riconducibile sia alle origini ebraiche della famiglia che alle idee socialiste dei due fratelli e alla corrispondenza intrattenuta con [[Karl Marx]]<ref>[http://www2.chim.unifi.it/vp-145-ugo-schiff.html UniFI - CHIM - Dipartimento - Ugo Schiff<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel [[1863]], grazie all'interessamento di [[Carlo Matteucci]], fu chiamato ad insegnare chimica presso l'[[Museo di storia naturale (Firenze)|Imperial Regio Museo di Fisica e Storia Naturale]] di [[Firenze]], dove rimase fino al [[1876]], quando venne chiamato alla cattedra di [[chimica generale]] dell'[[Università di Torino]]. Nel [[1879]] tornò a [[Firenze]], occupando la cattedra di chimica dell'[[Istituto di Studi Superiori di Firenze|Istituto di Studi Superiori]] e conducendo importanti studi sui [[glucosidi]], sugli [[acidi polibasici]] e sul [[furfurolo]].
 
Fra le sue scoperte, quella dei prodotti di condensazione delle [[aldeidi]] e delle [[ammine]] con l'[[anilina]], successivamente noti come [[basi di Schiff]]. Il suo nome è legato anche ad un reattivo per le [[aldeidi]] ([[Reattivo di Schiff]]), costituito dalla [[combinazione bisolfitica]] della [[fucsina]], ottenuta decolorando con bisolfito o [[anidride solforosa]] una soluzione di fucsina: in presenza di aldeidi, il reattivo ripristina il colore violetto poiché l'aldeide, legandosi con il radicale solforoso, libera nuovamente la fucsina.
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Nel [[1876]] pubblicò il fortunato testo ''"Introduzione allo studio della chimica"''. Contribuì a fondare una delle più importanti scuole di chimica in Italia. Con [[Stanislao Cannizzaro]] ed [[Emanuele Paternò]], fu tra i fondatori della ''[[Gazzetta Chimica Italiana]]''.
 
E' sepolto nel cimitero fiorentino di [[Trespiano|Trespiano.]].
 
== Opere ==