Platoon: differenze tra le versioni

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Chris Taylor, un giovane americano, parte volontario per la guerra del Vietnam per motivi ideologici: non trova infatti giusto che tocchi sempre ai ragazzi appartenenti alle classi disagiate e alle minoranze etniche rischiare la vita per la patria. Assegnato ad un plotone
pittoresco per varietà di composizione e disumanizzato dall'esperienza brutale della guerra nella giungla, in breve tempo Chris viene iniziato alle esigenze di quella vita violenta, incluso l'uso della droga per difendersi dalla nostalgia ed esorcizzare la paura. Il giovane e inesperto tenente Wolfe comanda il gruppo, ma i due veri leader sono il sergente Robert "Bob" Barnes, cinico e spietato, e il più umano sergente Elias Grodin, ormai in Vietnam da tre anni. Durante una ricognizione nella giungla, Barnes scopre un villaggio e decide di aggredirne gli abitanti e distruggere le abitazioni, come ritorsione per l'uccisione di alcuni compagni di plotone da parte dei vietcong. Ritiene che le persone del luogo diano rifugio e sostegno ai nemici e interroga in modo brutale il capovillaggio, uccidendone la moglie e minacciando di sparare alla figlia ancora bambina. La strage viene interrotta da Elias, che aggredisce Barnes e gli promette un rapporto ai superiori sulle atrocità da lui commesse. Il plotone a questo punto si divide in due fazioni, tra chi si schiera con Barnes e chi invece sostiene Elias. Colpito dagli orrori a cui ha assistito, Chris prova ammirazione per il coraggio e la rettitudine di Elias, e diventa suo amico. Il plotone si rimette in marcia per un'azione contro un bunker dei vietcong, sotto una pioggia torrenziale. Per un errore del tenente Wolfe, che dà coordinate sbagliate via radio, il plotone viene falcidiato dall'[[Fuoco amico|artiglieria amica]]. Mentre Chris porta in salvo i feriti, Barnes si imbatte in Elias isolato nella giungla e gli spara a sangue freddo, per evitare di essere condotto di fronte alla corte marziale a causa dei crimini di cui Elias è stato testimone. Dall'alto dell'elicottero di soccorso, Chris e i compagni notano sconvolti che Elias, miracolosamente sopravvissuto ai proiettili di Barnes, sta fuggendo, ferito e disperato: l'uomo è inseguito da una squadra di vietcong e, colpito ripetutamente, infine muore. Dall'apprensione sul volto di Barnes, mentre osserva gli ultimi momenti di vita di Elias, Chris intuisce che è stato lui il responsabile della morte dell'amico.
La sera stessa, Chrisil ragazzo ha un duro scontro con quest'ultimoBarnes, che in un impeto di collera e sotto effetto dell'alcool arriva quasi ad ucciderlo. Il giovaneTaylor comprende che nessuno puó mettersi contro il crudele sergente, e che la morte di Elias resterà probabilmente impunita. Nell'ultima azione di guerra della sua ferma di volontario, Chris scampa ad un micidiale agguato dei vietcong che annientano quasi completamente il plotone e al successivo bombardamento americano col napalm. Chris perde i sensi durante l'attacco del bombardiere, e al risveglio si imbatte in Barnes, che ferito alle gambe tenta con le poche forze che gli restano di mettersi in salvo, e lo uccide ignorando le sue richieste di aiuto. In questo modo vendica Elias, e le vittime civili dello spietato ufficiale.
 
Il ragazzo lascia finalmente il Vietnam in elicottero per far ritorno a casa, ed il film si chiude con la sua ultima riflessione: {{Citazione|Io ora credo, guardandomi indietro, che non abbiamo combattuto contro il nemico... abbiamo combattuto contro noi stessi. E il nemico era dentro di noi. Per me adesso la guerra è finita, ma sino alla fine dei miei giorni resterà sempre con me. Come sono sicuro che ci resterà Elias, che si è battuto contro Barnes per quello che Rhah ha chiamato: il possesso della mia anima. Qualche volta mi sono sentito come il figlio di quei due padri. Ma sia quel che sia... quelli che tra noi l'hanno scampata, hanno l'obbligo di ricominciare a costruire. Insegnare agli altri ciò che sappiamo e tentare con quel che rimane delle nostre vite di cercare la bontà e un significato in questa esistenza.}}