Paladina: differenze tra le versioni

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Tuttavia per trovare il primo documento scritto che attesta l'esistenza del paese bisogna aspettare l'anno [[856]] quando si menziona la costruzione di una chiesa dedicata a [[Alessandro di Bergamo|Sant'Alessandro]]. In quel periodo il territorio era inserito nel [[Sacro Romano Impero]], in cui si sviluppò il [[feudalesimo]] e venne dato in gestione ai monaci di [[Tours]], i quali lo permutarono in favore delle proprietà ecclesiastiche della città di Bergamo.
 
Mosè del Brolo cita Sombreno, come ''Breno,'' in un poemetto datato 1120''.''
 
Durante il periodo [[Medioevo|medievale]] Paladina ebbe un grande sviluppo, come ancora testimoniano le antiche costruzioni che compongono il centro storico, e risentì delle lotte tra [[guelfi e ghibellini]]. A tal riguardo sorsero numerosi edifici a scopo difensivo tra cui anche un castello con torri d'avvistamento, nonché una piccola rocca posta sul colle di Sombreno.
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Alle spalle del paese si trova il Colle di Sombreno (etimologicamente derivante da ''sopra la valle Breno''), si trova nel paese di Sombreno, oggi frazione di Paladina. Il colle di Sombreno si trova in una posizione dominante sulle zone circostanti. Tale posizione era utilizzata in epoca medievale a scopi difensivi mediante un castello, di cui è ancora presente una torre.
 
Il suddetto castello, situato alla sommità del colle, venne sostituito dal Santuario di Sombreno. Questo è costituito da due edifici sacri attigui tra loro: uno dedicato alla Natività di Maria, mentre l'altro alla Madonna Addolorata; notevole è il dipinto del [[1660]] opera di [[Carlo Ceresa]] con l<nowiki>'</nowiki>''[[Annunciazione]]''. Interessante anche un organo Serassi risalente al 1737, recentemente restaurato e perfettamente funzionante. Di linee molto semplici, è tuttora oggetto di devozione popolare, ed al proprio interno presenta l<nowiki>'</nowiki>''altare in [[stucco]]'' di [[Giovanni Angelo Sala]] e discrete opere tra cui anche una [[reliquia]] molto particolare: un osso (si pensa una costola di [[elefante]]) probabilmente risalente ad epoche remote.
 
È inoltre presente la chiesa di San Fermo e Rustico, edificata a metà del [[XVIII secolo]] ma consacrata soltanto duecento anni più tardi.