Zofia Kossak Szczucka: differenze tra le versioni

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Opere e altre aggiunte
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Zofia Kossak era figlia di Tadeusz Kossak e nipote del pittore [[Juliusz Kossak]]. Si sposò due volte: la prima con Stefan Szczucki nel [[1915]], la seconda con Zygmunt Szatkowski, dal [[1925]] fino alla sua morte nel [[1968]].
 
Dal [[1906]] lavorò come insegnante a scuola. Debuttò come scrittrice nel [[1922]] con '''Pożoga''', nelincentrato sulla [[1922rivoluzione russa]], e portò avanti l'impegno letterario per tutta la vita, scrivendo soprattutto romanzi di ambientazione storica. Dopo la morte del primo marito, nel [[1923]], si trasferiscetrasferì a [[Górki Wielkie]] dove resterà fino al [[1939]], quando vennefu costretta a trasferirsi a [[Varsavia]] a causa della guerra. Durante il conflitto prese parte ai gruppi di resistenza contro il nazismo, spendendosi in particolare contro le persecuzioni operate nei confronti del [[ebrei|popolo ebraico]].
 
Nel [[1945]] sipartì trasferìalla avolta di [[Londra]] edove doporestò 12per dodici anni. Dopo questo periodo all'estero tornò nuovamente a [[Górki Wielkie]]. Morì nel [[1968]] a [[Bielsko-Biała]]. La tomba della scrittrice, sepolta insieme a suo padre e a suo figlio, si trova nel cimitero locale del villaggio.
 
== Attivismo ==
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Pur essendo convintamente antisemita, Kossak fu una fervente oppositrice del trattamento riservato dal regime nazista al popolo ebraico, prendendo parte alla Resistenza con il nome in codice ''Weronika''.<ref name=zegota>{{cita libro| titolo=Żegota| autore=Irene Tomaszewski| autore2=Tecia Werbowski| città=Westmount, Quebec| editore=Price-Patterson| anno=1994}}</ref>
 
Nell'agosto del [[1942]], durante l'[[Soluzione_finale_della_questione_ebraica|evacuazione]] del [[ghetto di Varsavia]], promossescrisse un appello ai cattolici polacchi contro lo sterminio degli [[ebrei]] dal titolo ''Protest!'' (Protesta).<ref>''Passato e presente'', Edizioni 55-57, La Nuova Italia 2002, p.162</ref>. Contribuì attivamente alla nascita di comitati per aiutare gli ebrei polacchi perseguitati dai [[nazisti]] <ref>{{cita libro| titolo=Operazione Madagascar: la questione ebraica in Polonia, 1918-1968| autore=Carla Tonini| editore=CLUEB| anno=1999| p=174}} </ref>, nascondendo lei stessa dei fuggitivi nella sua abitazione.
 
Insieme a [[Wanda Krahelska-Filipowicz]] fondò il "Comitato Provvisorio per l'Aiuto agli Ebrei" (in polacco: ''Rada Tymczasowy Komitet Pomocy Żydom''), dal quale nascerà poi l'organizzazione conosciuta con il nome in codice [[Żegota]], un comitato composto da persone provenienti da diversi affiliazioni politiche e religiose unitesi per contrastare le violenze naziste sul popolo ebraico.<ref name=zegota/>
 
NelNell'ottobre del [[1943]], in ottobre, venne deportata ad [[Auschwitz]], da dove riuscì a fuggire grazie all'aiuto di alcuni membri della [[Resistenza polacca]] che corruppero ledelle guardie naziste. Racconterà la sua esperienza nel campo di concentramento nel libro "Dagli Abissi: Memorie dal Campo".
 
Il [[13 settembre]] del [[1982]] fu riconosciuta da [[Yad Vashem]] come una dei [[Giusti fra le nazioni]].<ref>[http://db.yadvashem.org/righteous/family.html?language=en&itemId=4015763 Yad Vashem], sito ufficiale. <small>Url consultato il 20 dicembre 2016<small/></ref>
 
== Opere ==
Tra le sue opere principali:
*''Pożogu'' (Conflagrazioni), [[1922]]
*''Złota wolność'' (Libertà d'Oro), [[1928]]
*''Krzyżowcy'' (I Crociati), [[1935]] (tradotto in italiano con il titolo ''"La Divina Avventura"'')
*''Król trędowaty'' (Il Re Lebbroso), [[1936]]
*''Bez oręża'' (Senza Braccia), [[1937]]
*''Z otchłani: Wspomnienia z lagru'' (Dagli Abissi: Memorie dal Campo), [[1946]]
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{cita libro| autore=Carla Tonini| titolo=Il tempo dell'odio e il tempo della cura. Storia di Zofia Kossak, la polacca antisemita che salvò migliaia di ebrei| editore=Zamorani| anno=2005}}
 
==Voci correlate==
*[[Irena Sendler]]
*[[Resistenza polacca]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Zofia Kossak-Szczucka}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://db.yadvashem.org/righteous/family.html?language=en&itemId=4015763| Zofia Kossak] sul sito di Yad Vashem. <small> Url consultato il 20 dicembre 2016</small>
 
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[[Categoria:Superstiti dei campi di concentramento nazisti]]
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