Stato senza sbocco al mare: differenze tra le versioni

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Le nazioni che hanno dedicato molti sforzi a evitare di divenire senza sbocco al mare sono:
* Lo [[Stato Libero del Congo]], attuale [[Repubblica Democratica del Congo]]; a essa fu assegnata una stretta lingua di terra che passava attraverso l'[[Angola]] per collegarla alalla marefoce del [[Congo (fiume)|fiume Congo]] presso [[Boma]], secondo quanto stabilito dalla [[Conferenza di Berlino (1884)|Conferenza di Berlino]] del [[1885]];
* La [[Repubblica di Ragusa]], che cedette la città di [[Neum]] all'[[Impero ottomano]] in quanto non desiderava avere confini di terra con [[Repubblica di Venezia]]; questa piccola municipalità fu ereditata dalla [[Bosnia ed Erzegovina]], e oggi le fornisce un limitato accesso al mare, dividendo la parte [[Croazia|croata]] della costa [[Mare Adriatico|adriatica]] in due;
* Dopo la [[Prima guerra mondiale]], con il [[Trattato di Versailles (1919)|trattato di Versailles]], una parte della [[Germania]], definita come [[Corridoio di Danzica]], fu assegnata alla [[Seconda Repubblica di Polonia]] per consentirle l'accesso al [[mar Baltico]], il che era anche un pretesto per far diventare [[Danzica]], con il suo porto, la [[Città Libera di Danzica]]. Ciò rese la [[Polonia]] una nazione quasi senza sbocco al mare, come descritto nelle sezioni successive, ma la Polonia allargò subito il piccolo porto peschereccio di [[Gdynia]] in un grande centro di commerci;