Cinema muto: differenze tra le versioni

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Il film ''[[Il cantante di jazz (film 1927)|Il cantante di jazz]]'' di [[Alan Crosland]] con [[Al Jolson]] del [[1927]], primo film sonoro, viene detto aver segnato la fine del cinema muto; in realtà, alcuni attori recitarono film muti ancora per qualche anno e anche [[Charlie Chaplin]], strenuo difensore del cinema muto, recitò il suo primo film sonoro solo nel [[1940]] con ''[[Il grande dittatore]]''.
 
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia del cinema|Cinema sperimentale|Cinema muto a Hollywood}}
Le origini del cinema muto risalgono al [[1887]], durante il periodo sperimentale del "[[cinema delle attrazioni]]", con i primi cortometraggi dei [[fratelli Lumière]], come [[L'innaffiatore innaffiato]]'', ''[[L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat]]'' e ''[[La partita a carte]]'', del 1895. Questo fenomeno di rappresentare alcune scene di vita quotidiana, si diffuse rapidamente dalla [[Francia]] in [[Inghilterra]], [[Italia]], [[Russia]] e [[India]]. Venivano riprese scene naturali, movimenti di macchinari, persone d'alto rilievo come politici o rappresentati religiosi, incluso il [[Papa]], o sovrani.
[[File:Thais bragaglia 1918 04.jpg|thumb|left|260px|''Thais'' (1917)]]
Tale fenomeno negli anni '10 venne soppiantato dalla creazione di vari generi cinematografici, fortemente influenzati dal ''corpus'' dei vari generi letterari, come la storia comica, drammatica, fantasy/horror, thriller, noir e varia. Mentre autori come [[Ugo Falena]] e [[J. Stuart Blackton]] trasponevano le prime opere letterarie di ''Frankenstein - Francesca da Rimini - Dracula - Alice nel paese delle meraviglie - Il mago di Oz - Dante e Beatrice'', della durata di pochi minuti, in [[Europa]] e in [[Russia]] si affermava il "[[cinema sperimentale]]", collegato al [[dadaismo]] e alle avanguardie del [[futurismo]], rappresentato in Italia da [[Filippo Tommaso Marinetti]]. I manifesti di questa nuova forma d'espressione sperimentale, che si opponeva fortemente alla trasposizione cinematografica del genere letterario, sono i film ''[[Thaïs (film 1917 Italia)|Thaïs]]'' di [[Anton Giulio Bragaglia]], ''[[Il gabinetto del dottor Caligari]]'' e ''[[Un chien andalou - Un cane andaluso]]'' di [[Luis Buñuel]], dove insiste appunto il non-genere. In Russia il surrealismo si fuse con il neo-realismo, rappresentato da ''[[La corazzata Potëmkin]]'' di [[Sergej Michajlovič Ėjzenštejn]].
[[File:Poster - A Dog's Life 01.jpg|thumb|Chaplin in ''Vita da cani'' (1918)]]
La macchina produttrice del cinema muto tuttavia prese pieno sviluppo, a partire dal [[1914]], negli [[Stati Uniti]], e precisamente a [[Hollywood]]. Fu qui che nacque il concetto del "divismo" poiché il cinema fu inteso come sì la ''settima arte'', ma dal punto di vista commerciale, distributivo e dalle grandi occasioni di poter girare qualsiasi forma di genere cinematografico. La vecchia teoria della trasposizione cinematografica da un romanzo o da un'opera teatrale fu ripresa, e negli anni '20 il produttore [[Cecil B. DeMille]] mise in scena anche le personali rivisitazioni della [[Bibbia]] con ''Ben-Hur'' e ''Dieci Comandamenti''.
Da un lato venivano girati prodotti di ampio respiro civile e patriottico, come ''[[Nascita di una nazione]]'' di Griffith, e opere drammatiche come ''[[I quattro cavalieri dell'Apocalisse (film 1921)|I quattro cavalieri dell'apocalisse]]'', interpretato da [[Rodolfo Valentino]], che sarà il massimo rappresentante dell'era drammatica del muto, fino all'avvento del sonoro nel [[1929]]; dall'altro la vera macchina che sfornava prodotti al ritmo di un film al giorno era il complesso degli studi di [[Fred Karno]]-[[Mack Sennett]]-[[Hal Roach]], che giravano film comici con attori del calibro di [[Charlie Chaplin]], [[Stanlio e Ollio]], [[Harold Lloyd]], [[Buster Keaton]] e [[Roscoe Arbuckle]]. Dopo il [[1918]] si venne a creare una sorta di cinema comico, rappresentato da [[Hal Roach]], concentrato sulla composizione di un film a 2 rulli, con gag costruite sullo [[slapstick]], ma anche con intreccio più complesso. [[Laurel & Hardy]] furono i mattatori di tale commedia dagli anni '20, mentre nel periodo 1914-18 fu Chaplin a dominare le scene con le classiche gag sconclusionate, in cui la mimica corporale era l'elemento d'effetto delle risata. Laurel & Hardy inoltre seppero resistere alla prova dell'avvento del sonoro nel [[1929]], il quale, nell'ambito della commedia, mieté molte vittime, tra le quali [[Buster Keaton]], incapaci di confrontarsi con il suono della loro voce, spesso inadeguata per il sonoro.
 
In seguito alla caduta del sonoro negli anni '30, Chaplin fu uno dei rari casi ad adottare la tecnica del muto, per scelta poetica, fino al 1940, ottenendo sempre successo; quando poi il muto fu completamente abbandonato, e usato raramente, fino ai giorni nostri, in film d'essay, oppure dal comico [[Mel Brooks]], in omaggio proprio al cinema muto comico, nel film ''[[L'ultima follia di Mel Brooks]]'' (1976).
 
== La tecnica ==