Giuseppe Gennaioli: differenze tra le versioni

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È considerato il maggior poeta nel dialetto di [[Sansepolcro]].
{{Citazione|Se, come è stato autorevolmente sostenuto, l’operazione del tradurre è una mera utopia, ancor più ardua risulta indubbiamente l’impresa in presenza di un testo poetico in rima. È certo questa la ragione per cui le numerose versioni in dialetto della Divina Commedia che esistono in area italiana sono per lo più in prosa. Maggior merito spetta dunque all’estroso don Giuseppe Gennaioli che nel 1934 si cimenta nella trasposizione dei canti I, III, V e XXXIII (preceduto dda alcune terzine del XXXII) dell’Inferno dantesco nel vernacolo locale|[[Enzo Mattesini]], ''La Divina Commedia'', in ''La Divina Commedia di don Giuseppe Gennaioli e altri testi in vernacolo borghese'', Petruzzi Editore, Città di Castello, 1991, pag.79}}
 
==Biografia==