Relazioni diplomatiche sino-romane: differenze tra le versioni

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[[File:HanHorse.jpg|left|thumb|Testa di cavallo - Dinastia Han I - [[II secolo a.C.]]]]
 
Presto si sviluppò un intenso commercio con l'impero romano, confermato dall'infatuazione dei romani per la seta cinese che dal I secolo arrivava a Roma attraverso i Parti, anche se i romani credevano che la seta fosse ottenuta dalle piante: {{Citazione|primi sono gli uomini conosciuti come [[Seri]], famosi per il filato ottenuto dalle foreste; dopo averle macerate in acqua estraggono la parte bianca dalle foglie… Molta gente è impiegata e molto lontana è la regione da cui proviene per permettere alle matrone di indossare in pubblico vesti trasparenti.|[[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]], ''[[Historia naturalis]]'', vi.54|primi sunt hominum qui noscantur Seres, lanicio silvarum nobiles, perfusam aqua depectentes frondium canitiem, […] tam multiplici opere, tam longinquo orbe petitur ut in publico matrona traluceat|lingua=la}}
 
Il [[Senato romano]], per motivi economici e morali, emise invano parecchi editti per proibire gli indumenti di seta. L'importazione di seta cinese causò enormi uscite di oro e le vesti di seta venivano considerate decadenti e immorali: {{Citazione|Vedo vesti di seta, se possono essere definite vesti robe che non nascondono il corpo, nemmeno le parti intime…|[[Lucio Anneo Seneca]], ''De beneficiis'', vii.9.5