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Codice della navigazione italiano: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Dopo
Il primo codice di navigazione antecedente l'[[unità d'Italia]] fu redatto a [[Napoli]] da [[Michele de Iorio]] nel [[1781]]<ref>Del Giudice P., Besta, E., Salvioli G., (1969) ''Storia del diritto italiano: legislazione e scienza giuridica del secolo decimosesto al giorni nostri'', Firenze, Sauer & Auvermann, p. 58, {{NoISBN}}</ref>
 
Dopo l'unità, il legislatore del 1942, avendo scelto di integrare il [[diritto privato]], non ha emanato un Codice di commercio, in sostituzione di quello del 1882, bensì - per le materie non confluite nel [[codice civile italiano|codice civile]]: infatti l'attuale codice della navigazione venne approvato con il {{Cita legge italiana|tipo=RD||anno=1942|mese=03|giorno=30|numero=327}} ed entrò in vigore il 17 aprile dello stesso anno.
 
In esso equivale il principio della non abrogabilità di una legge speciale anteriore con una legge ordinaria successiva; questo comporta che le norme relative alla navigazione venivano trattate antecedentemente nel codice civile con un regime di specialità e che quindi conservano il loro valore.
Estratto da "https://it.wikipedia.org/wiki/Codice_della_navigazione_italiano"