Valchiria: differenze tra le versioni

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[[File:The_Ride_of_the_Valkyrs.jpg|thumb|350px|''Cavalcata delle valchirie'', illustrazione del 1809]]
 
Nella [[mitologia norrena]] una '''Valchiria''' (dal Norreno: '''Valkyrja''',
Nella [[mitologia norrena]] una '''valchiria''' è un essere femminile al servizio di [[Odino]] che decide chi in battaglia può morire o sopravvivere. Dopo aver scelto i caduti in battaglia, le valchirie portano una parte dei loro prescelti al [[Valhalla]], la sala dell'aldilà dei guerrieri governata da Odino e la restante parte al campo Fólkvangr, presieduto dalla dea [[Freyja]]. Lì i guerrieri diventano [[Einherjar]]; se essi non sono pronti alla grande battaglia finale di [[Ragnarǫk]] a fianco di Odino, le valchirie portano loro dell'[[idromele]]. Le valchirie talvolta appaiono come amanti di eroi e mortali e qui sono descritte come figlie reali spesso accompagnate da corvi e a volte con cavalli o cigni.
al plurale: Valkyrjur.
Valr "i morti", "gli uccisi" e Kyrja "che sceglie", quindi:
"Colei che sceglie gli uccisi")
 
 
 
 
 
Nella [[mitologia norrena]] una '''valchiria''' è un essere femminile al servizio di [[Odino]] che decide chi in battaglia può morire o sopravvivere. Dopo aver scelto i caduti in battaglia, le valchirie portano una parte dei loro prescelti al [[Valhalla]], la sala dell'aldilà dei guerrieri governata da Odino e la restante parte al campo Fólkvangr, presieduto dalla dea [[Freyja]]. Lì i guerrieri diventano [[Einherjar]]; se essi non sono pronti alla grande battaglia finale di [[Ragnarǫk]] a fianco di Odino, le valchirie portano loro dell'[[idromele]]. Le valchirie talvolta appaiono come amanti di eroi e mortali e qui sono descritte come figlie reali spesso accompagnate da corvi e a volte con cavalli o cigni.
 
Le valchirie sono attestate nell'[[Edda poetica]], una raccolta di poemi composti nel XIII secolo derivanti da fonti tradizionali anteriori: L'[[Edda in prosa]], l'[[Heimskringla]] di [[Snorri Sturluson]] e la [[Njáls saga]] ossia una delle [[Saghe degli Islandesi]]. Appaiono anche nei componimenti degli [[Scaldo|scaldi]], in una formula magica del XIV secolo e in varie iscrizioni [[Alfabeto runico|runiche]].