Epigramma: differenze tra le versioni

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desiderio d'Afrodite coronata | trad. A. D'Andria}}
A partire dal [[V secolo a.C.]] venne, però, quasi sempre adoperato il [[distico elegiaco]], che si compone di un esametro e di un [[pentametro]].<br>
Sebbene la tradizione faccia risalire ad [[Omero]] la composizione di epigrammi <ref> Nella pseudo-erodotea ''Vita Homeri'' si ritrovano 17 componimenti del genere, chiaramente pseudepigrafi, compresi tra due e 23 versi. </ref>, le attestazioni più antiche non risalgono oltre l'[[VIII secolo a.C.]]. Il metro adoperato era prevalentemente il distico elegiaco, che sarebbe stato usato per la prima volta da [[Archiloco]] e che divenne in seguito il verso tipico della poesia epigrammatica. Famosi furono, in età classica, gli epigrammi di [[Simonide di Ceo]], [[V secolo a.C.]], tra i quali quelli in cui si celebrano le gesta e la gloriosa morte dei combattenti caduti nella [[battaglia di Maratona]] e di quelli delle [[Battaglia delle Termopili|Termopili]] <ref> Sui cosiddetti epigrammi simonidei, cfr. J. H. Molyneux, ''Simonides. A historical study'', London 1992, pp. 81-96 e 147-211.</ref>, e gli epigrammi attibruitiattribuiti a [[Platone]].
===Epigramma ellenistico===
Tuttavia, il genere epigrammatico conobbe il suo periodo di massimo splendore in [[età alessandrina]]: è proprio durante questo periodo, infatti, che l'epigramma diede i suoi frutti più squisiti, con poetesse e poeti come [[Anite di Tegea]], [[Nosside]], [[Teocrito]], [[Asclepiade di Samo]], [[Meleagro di Gadara]], [[Posidippo di Pella]]<ref> Nella vasta letteratura sull'epigramma ellenistico, cfr. almeno P. Bing, J. S. Bruss, ''Brill's companion to Hellenistic epigram'', Leiden, Brill, 2007. </ref>: tra l'altro, questi poeti portarono la classica iscrizione dedicatoria ad una specializzazione e variazione tematica notevole, dall'epitimbio (epigramma sepolcrale propriamente detto) all'anatema (epigramma dedicatori), dall'epigramma erotico (od omoerotico) a quello scoptico (di tipo satirico, spesso con attacchi politici, come in Alceo di Messene, o critico-letterari, come negli stessi [[Callimaco]] ed [[Asclepiade di Samo]]). Un particolare tipo di epigramma, squisitamente alessandrino, molto utilizzato, è l'[[ecfrasi]] (dal gr. έκφρασις, descrizione elegante), con la quale il poeta vuole descrivere luoghi e opere d'arte, composta con stile virtuosisticamente elaborato in modo da gareggiare in forza espressiva con la cosa stessa descritta: tra le più note sono le ecfrasi di Posidippo di Pella.