Castel Vitturi: differenze tra le versioni

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{{CN|Il luogo fu teatro d'eccidio dei maestri elementari Preside Lungimbul, Maestri Menchini, Marcolengo, Calabrese, Scarabello, Santin Miller da parte dei partigiani comunisti di Tito.
 
Dalla lettera della maestra Bettin Angela al Provveditorato agli studi
 
"Il Preside Lungimbul, il mio ottimo Provveditore di Spalato, i miei colleghi Mechini, Santin, Marcolengo, Calabrese, Scarabello non sono più; i loro cadaveri giacciono quasi tutti insepolti sulle montagne dei castelli ed attendono una mano pietosa, appena liberata la zona, dia loro una tomba..."
 
"Dopo il dott. Soglian, fu la volta del povero Santin. Egli fu preso il 23 settembre verso le 13, due ore dopo il mio arresto. Fu condotto prima alle carceri di Spalato. Appena fuggita, mi informai per mandargli da mangiare, ma subito fu trasportato a Castel Vitturi e da qui in montagna con altri quindici civili, sopra un autocarro con le mani legate (era l'una di notte)..." Castel Vitturi si distinse per il numero delle vittime (donne e bambini). Diverse erano le morti che venivano eseguite. Qualcuno lo precipitavano in un burrone profondo, altri, dopo essersi scavati la fossa, arano adagiati nella stessa e poi finiti con un colpo sulla nuca, a certuni venivano tagliati i piedi, le mani, le orecchie... durante quei giorni di terrore funzionava il tribunale del popolo. Ognuno veniva condotto dove aveva esercitato la sua professione e lì giudicato dalla massa. Il tribunale era formato da calzolai, muratori, contadini ecc. Il nostro Commissario Civile conte Vitturi, che conobbe pure il dott. Tanzarella quando venne da noi, fu preso in pigiama; lo fecero girare per le vie del paese mentre la folla lo insultava con sputi e pugni, indi venne fucilato. Se le truppe germaniche tardavano qualche giorno a liberarci, non sarei più viva certamente. Pensare che Santin morì qualche giorno prima!"}}