Teatro Stabile di Catania: differenze tra le versioni

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Da menzionare nel 1978 l'allestimento di "[[Pipino il Breve]]", protagonista il grande [[Tuccio Musumeci]] nel ruolo di re Pipino, che ebbe un successo clamoroso ed è stato rappresentato nei cinque contiinenti. Dopo 30 anni ha avuto l'onore di celebrare i cinquant'anni del Teatro con una nuova ripresa il 3 dicembre del [[2008]].
Tra le decine di imprese di spettacoli ed eventi realizzati con l’impegno congiunto tra Stabile e Università è pure da segnalare nel 2002 lo spettacolo-sociodramma “Fantasmi” di [https://it.linkedin.com/in/ezio-donato-45128641 Ezio Donato] (direttore della Scuola di Teatro del TSC) con la partecipazione di [http://www.leogullotta.it/home.html Leo Gullotta] nel ruolo e nei personaggi Luigi Pirandello e di [http://www.mymovies.it/biografia/?r=25576 Ottavio Rosati] in quello di Jacob Levi Moreno, padre dello Psicodramma. [http://ipod.plays.it/video/fantasmi “Fantasmi”] inaugurava il nuovo Auditorium della Facoltà di Lettere, realizzato dall’architetto Carlo di Carlo al Monastero dei Benedettini. Il workshop pirandelliano dello Stabile di EzioCatania ideato da Donato fu anche montato in video da Ottavio Rosati con la post produzione di Cinecittà Holding. e dieciDieci anni dopo il "Fantasmi" dello Stabile di Catania ebbe uno spin-off nel sociodramma "Fantasmi al Valle" sui segreti della famiglia Pirandello messi in scena dalnipotedal nipote Pier Luigi figlio del pittore Fausto, sul palcoscenico che aveva visto la prima di "Sei personaggi".<ref name=Carlo>Gaia Sciacca, “Il laboratorio di sociodrammi voluto da Stabile e Università”, La Sicilia, 9 marzo, 2002</ref>
 
Le produzioni, pur privilegiando gli autori siciliani, hanno spaziato dal teatro russo a quello statunitense, non tralasciando gli autori contemporanei.