Serapeo di Alessandria: differenze tra le versioni

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Il monaco e storico cristiano [[Tirannio Rufino|Rufino di Aquileia]] nella sua ''[[Storia ecclesiastica (Rufino)|Storia ecclesiastica]]'' riporta una versione sostanzialmente analoga a quella di Sozomeno, tranne che per la circostanza che il Serapeo venne completamento distrutto e sulle sue rovine venne insediata una comunità di monaci provenienti dal [[deserto del Sahara|deserto]].
 
Una terza versione dei fatti che portarono alla distruzione del Serapeo di Alessandria riporta come il patriarca cristiano di Alessandria, [[Teofilo di Alessandria|Teofilo]], si trovasse asserragliato all'interno del tempio di [[Mitra (divinità)|Mitra]]. Durante alcuni lavori di scavo vennero alla luce dei teschi umani che furono portati come prova dei sacrifici umani perpetrati dai pagani. Offesi da questo atteggiamento i non cristiani posero sotto [[assedio]] Teofilo dopodiché la storia prosegue come nella versione precedente.<ref>Turcan, Robert, ''Cults of the Roman Empire'', Blackwel, 1996.</ref>
 
Accenni a questa vicenda si trovano anche negli scritti di [[Socrate scolastico]] (''Storia Ecclesiastica'', v, 17).