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I primi sistemi di protezione dei contenuti video sono stati sviluppati negli anni '80, con la diffusione dei supporti magnetici [[VHS]]. In questo periodo, il più diffuso fra essi era rappresentato dalla tecnologia ''Analog CPS'' o [[Macrovision]]. Questo sistema consisteva, semplicemente, nell'inviare un segnale di disturbo (un segnale [[Colorstripe]] ad impulsi) attraverso le uscite [[Video composito]] ed [[S-Video]] del videoregistratore, in modo da confondere il circuito di sincronismo della registrazione. Era possibile ingannare questa protezione solo interponendo un apparecchio apposito tra il dispositivo che riproduce e quello che registra.
 
Oggi, ilIl VHS è stato quasi del tutto soppiantato dal [[DVD]], una tecnologia digitale che, come tale, mal supporta il Macrovision. Tuttavia, i primi film su DVD non erano accompagnati da protezione, poiché i dispositivi di masterizzazione erano poco diffusi e costosissimi. Con l'evoluzione dell'hardware e l'abbattimento dei costi, il masterizzatore CD e poi quello DVD sono divenuti disponibili per chiunque: da qui, la volontà di proteggere il DVD.
Tuttavia, mentre la protezione del VHS era molto sicura poiché supportata da limiti tecnologici e anche culturali (la conoscenza delle tecnologie video e dell'elettronica erano a portata di pochi), la protezione del DVD è molto più complicata da realizzare in termini di inviolabilità, poiché ostacolata da tecnologie avanzate facilmente accessibili e dalla larga diffusione delle scienze informatiche.
 
== Il sistema di protezione ==
[[Immagine:Protezione CSS.jpg|thumb|Video danneggiato dal CSS]]
Nel supporto [[DVD]] il film è costituito da file [[VOB]] criptati dal sistema CSS. Una copia diretta dei file dal DVD ad un altro supporto (ad esempio, un [[hard disk]]) generera dei file danneggiati: il CSS, infatti, danneggia "virtualmente" i file, e il laser del lettore DVD interpreta questi errori virtuali come errori reali. Il file video restituito sarebbe un file con immagini artefatte e audio distorto.
 
Il sistema di protezione CSS è una tecnologia di criptazione a chiavi digitali doppie a 40 [[bit]], che agiscono in cascata. Le più importanti di queste sono:
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La ''Disc-Key'' e le ''Title-Key'' sono memorizzate in una piccola area nascosta del disco, detta ''hidden area'', mentre la ''Player-Key'' è memorizzata nel lettore hardware ed è legata ad una licenza rilasciata dal produttore.
 
All'atto dell'inserimento del DVD-Video entro il lettore hardware, dopo una prima fase di autenticazione CSS di tipo [[challenge-response]] (che coinvolge altre chiavi), il computer richiede al lettore una porzione della ''Disk-key'' ed utilizza la ''Player-Key'' del lettore stesso per decodificarla. Siccome esistono 409 ''Player-Key'', e soltanto una di esse è memorizzata nel lettore hardware, sul disco sono memorizzate 409 ''Disk-Key'', e il player le prova tutte finché non trova quella corrispondente alla sua ''Player-Key''. Questo sistema consente di mettere fuori mercato qualunque produttore, dal momento che basterebbe non inserire più la ''Disk-Key'' corrispondente nei DVD-Video.<ref>{{cita libro|titolo=Tutti i segreti del DVD|nome=Riccardo|cognome=Meggiato|anno=2005|editore=Apogeo|città=Milano|pagine=174|isbn=88-503-2390-5}}</ref>
 
Dopo aver decodificato la ''Disk-key'', il computer utilizza quest'ultima per decriptare la prima ''Title-Key'' del disco, che nel frattempo ha richiesto al lettore. Il canale di trasmissione è protetto tramite una ''Session-Key'' per prevenire attacchi del tipo [[man in the middle]].<ref>{{cita web|http://www.cs.cmu.edu/~dst/DeCSS/Kesden/index.html|Course: 15-412 Operating Systems: Design and Implementation|18-06-2008}}</ref>
A questo punto il contenuto è pronto per essere visualizzato. Quando il laser del player raggiunge un nuovo "titolo", il computer richiede la ''Title-Key'' relativa e la decripta sempre utilizzando la ''Disk-Key'' precedentemente decriptata. Il processo continua quindi, sempre grazie all'utilizzazione, in cascata, delle chiavi a due a due.
 
== Prevenzione della copia analogica ==
Il CSS impedisce solamente la copia digitale del DVD-Video, alcunialcune major cinematografiche hanno quindi pensato di implementare su alcuni loro titoli anche una protezione contro la copia analogica (facilmente ottenibile interponendo al televisore e al lettore DVD un videoregistratiore VHS ad esempio) adottando di fatto un sistema macrovision "virtuale" che di fatto ordina semplicemente al lettore DVD-Video di attivare la suddetta funzione che secondo lo standard deve avere (tutti i lettori DVD hanno un circuito di "analog protection") e quindi di creare e trasmettere segnali di disturbo che rovinano la registrazione.
Questo sistema, non adottato in tutti i titoli, a volte poteva essere un problema per chi teneva per comodità lettore DVD e videoregistratore VHS collegati insieme tramite un'unica presa scart al televisore; infatti sugli apparecchi più moderni il macrovision e i segnali di disturbo si attivavano solo inserendo la modalità "rec" del registratore VHS ma in alcuni casi con apparecchi più datati ineficiavainficiava costantemente la visione del DVD.
 
== Note ==