Val d'Aupa: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 30:
== Paesi ==
[[File:Dordolla Grauzaria Friuli Italy 160124.jpg|thumb|Dordolla e Creta Grauzaria.]]
Pradis è la prima frazione in sinistra orografica del torrente Aupa; Essa è adagiata in 4 agglomerati su ampi terrazzi prativi. La borgata superiore (480 m), orientata in bella esposizione verso Est, offre un bel panorama sul versante sud della Creta Grauzaria. La presenza di un'azienda agricola di medie dimensioni consente di apprezzare i prati falciati e concimati in tutta la frazione. Da qui si può proseguire per raggiungere la riserva della Val Alba incontaminata e selvaggia a differenza delle vallate carniche ( in val Alba sono numerose le testimonianze del primo conflitto mondiale fra cui un ospedale militare e numerose postazioni; degna di nota la borgata disabitata di Riolada che rappresenta il dramma dell'abbandono della montagna, inoltre lungo il torrente Alba si trovano i resti delle antiche "Stue" che servivano alla fluitazione del legname fino all'inizio del secolo scorso). Da Pradis si raggiungono anche le borgatelle di Drentus (720 m) e Virgulins (700 m) che nonostante lo spopolamento generale sono ancora abitate da tenaci famiglie legate ai loro "focolari". L'altitudine media è di 450 m. Viene citato fin dal 1448 col nome di Seletti Pradis (prati saliceti). L'origine dei casali di Pradis alto come abitazioni permanenti sono da far risalire attorno alla prima metà del settecento da parte dei Fabbro cui si aggiunsero verso la fine del settecento i Faleschini. L'rorigine dei casali di Pradis basso invece è risalente alla primasecondam metà dell'ottocento.
 
Chiaranda è la seconda frazione in Val Aupa ed è situata un po' più a nord della precedente a 420 m di quota. È riunita in un agglomerato di circa 20 case e altre abitazioni nella piana sottostante. Citata dal 1691 come Stauli Cjaranda (cjarande=siepe). L'origine dei casali come abitazioni permanenti sono risalenti alla prima metà del settecento da parte dei Biancolini.