Lanterna di Genova: differenze tra le versioni
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Oltre che strumento indispensabile alla navigazione notturna delle navi in entrata ed uscita dal [[porto di Genova|porto]], la Lanterna è anche il monumento simbolo cittadino, quasi un ''totem'' alla genovesità, e come tale fa parte della [[storia di Genova|storia della città]].
Con i suoi settantasei metri è
L'edificio consiste in una [[torre]] su due ordini di sezione quadrata con terrazza alla sommità di ciascun ordine. Costruito nella sua struttura attuale nel 1543, è inoltre il terzo faro più antico al mondo fra quelli tuttora in attività, dopo la [[Torre di Hércules]], faro della città spagnola di [[La Coruña]] e il faro di Kõpu, sull'isola estone di [[Hiiumaa]].
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La Lanterna sorge al margine orientale del quartiere di [[Sampierdarena]], su uno scoglio isolato oggi interamente inserito all'interno del contesto portuale, estrema punta di quella che un tempo era la collina di [[San Benigno (quartiere di Genova)|promontorio di San Benigno]].
Il luogo in cui fu costruita veniva chiamato Promontorio poiché, prima che la mano dell'uomo ridisegnasse i contorni della baia genovese, era circondato da tre lati dal [[mare]]. Ad ovest la collina delimitava l'originario porto di Genova, quello che oggi è il [[porto antico di Genova|porto antico]]. Con il passare del tempo la collina ha assunto il nome di Capo di Faro o di San Benigno, dal nome dell'omonimo [[convento]] che su essa sorgeva. Di fatto oggi la collina non esiste più, rasa al suolo nella seconda metà degli [[anni 1920|anni '20 del XX secolo]] per creare nuovi spazi per la città, il porto
Parallelamente, fra gli [[anni 1920|anni venti]] e gli [[anni 1930|anni trenta]] si sono svolti i lavori per l'ampliamento del [[Porto di Genova]], con la creazione dei nuovi moli di [[Sampierdarena]], realizzati tramite cospicui riempimenti a mare. In seguito all'operazione lo scoglio della Lanterna non è più direttamente sul mare ma a breve distanza da esso, in corrispondenza del molo di Ponte San Giorgio.
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