Bors (ciclo arturiano): differenze tra le versioni

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'''Ser Bors''' (o '''Bors de Ganis''', talvolta anche '''Bohort''' o nomi derivati) è il nome di un personaggio del [[ciclo arturiano]]. Per distinguerlo da suo padre, [[Bors il Vecchio|re Bors di Gallia]], viene chiamato anche '''Bors il Giovane'''.
 
== Caratteristiche ==
Bors il Giovane è figlio di re Bors di [[Gallia]] ed Evaine, fratello di [[Sir Lionel|ser Lionel]] e cugino di [[Lancillotto|ser Lancillotto del Lago]] e [[Hector de Maris|ser Hector de Maris]]. Bors il Vecchio e suo fratello [[Ban di Benoic|Ban]], re di Benwick, furono tra i primi alleati del giovane [[Re Artù|re Artù Pendragon]], quando questi dovette lottare contro un'alleanza di sovrani britannici che si rifiutavano di riconoscerlo come re supremo. Nonostante gli dovette la vittoria, Artù non intervenne poi a difendere Benwich e Gallia dall'attacco di [[Claudas di Bourges|Claudas]], re dei [[Franchi]], il quale conquistò i due regni e ne uccise i sovrani. I figli di Bors il Vecchio furono fatti prigionieri e crebbero alla corte di Claudas, finché non si ribellarono e uccisero il suo crudele figlio Dorin. Bors il Giovane e Lionel vennero messi in salvo e portati dalla [[Dama del Lago]], presso la quale già si trovava il loro cugino Lancillotto. In seguito tutti e tre si recarono a [[Camelot]], alla corte di re Artù, e divennero [[Cavalieri della Tavola Rotonda|cavalieri della Tavola Rotonda]]. Bors si distinse in molti combattimenti, in uno dei quali ricavò una vistosa cicatrice sulla fronte, e riuscì anche a riconquistare i regni di suo padre e suo zio da Claudas. Bors aveva fatto voto di [[celibato]], ma la figlia di re Brandegoris lo stregò con un anello magico e poté quindi giacere con lui, partorendogli poi un figlio di nome Elyan, che a sua volte divenne cavaliere della Tavola Rotonda.
 
In ''[[Le Morte d'Arthur]]'' di [[Thomas Malory]], ser Bors il Giovane si distingue particolarmente nella ricerca del [[Santo Graal]], riuscendo, assieme a [[Galahad|ser Galahad]] e [[Parsifal|ser Parsifal]], a trovarlo. Più volte vengono messi alla prova il suo valore e la sua virtù, ad esempio quando, a causa del suo voto di celibato, respinge le insistenti profferte di una giovane nobildonna, la quale minaccia di uccidersi se egli non la accontenta, e che poi si rivela essere uno spirito maligno. Dei tre Bors è l'unico che fa poi ritorno alla corte di re Artù. Quando [[Lancillotto|ser Lancillotto]] viene bandito dal regno a causa della sua relazione con la [[regina Ginevra]], Bors e suo fratello [[Sir Lionel|Lionel]] lo seguono fino in [[Francia]], ove Lancillotto e Bors sono sovrani dei regni dei rispettivi padri. Anche quando [[re Artù]] porta la guerra contro Lancillotto in [[Bretagna]], Bors rimane dalla parte del cugino. Quando Artù e i suoi fedeli devono riparare in [[Britannia]], per combattere contro l'usurpatore [[Mordred]], [[Gawain|ser Galvano]], nipote del re, che aveva maggiormente spinto alla guerra contro Lancillotto, chiede perdono a quest'ultimo in una lettere e lo ingiunge a sostenere re Artù contro Mordred. Lancillotto e i suoi arrivano troppo tardi per partecipare alla decisiva [[battaglia di Camlann]], ove Artù e Mordred trovano la morte, ma combattono comunque contro Melehan e Melou, i figli dell'usurpatore: ser Lionel finisce ucciso da Melehan, il quale viene a sua volta ucciso da Bors.
In ''[[Le Morte d'Arthur]]'' di [[Thomas Malory]], ser Bors il Giovane si distingue particolarmente nella ricerca del [[Santo Graal]], riuscendo, assieme a [[Galahad|ser Galahad]] e [[Parsifal|ser Parsifal]], a trovarlo. Dei tre lui è l'unico che fa poi ritorno alla corte di re Artù.
 
Nel film ''[[King Arthur (film)|King Arthur]]'', del [[2004]], Bors è uno dei sette [[cavalieri della Tavola rotonda]], insieme a [[Galahad]], [[Galvano]], [[Dagonet]], [[Lancillotto]], [[Tristano]] e [[Artù]].